BAT/ Disastro ferroviaro tra Andria e Corato il PM chiede condanne
Disastro ferroviario tra Andria e Corato arrivano le richieste di condanne da parte del PM per i presunti responsabili dell’incidente ferroviario
Pene tra i 6 anni e i 12 anni di reclusione sono state richieste dal PM per il disastro ferroviario avvenuto nel 2016, avvenuto lungo la tratta tra Andria e Corato gestita da Ferrotramviaria. In quello scontro ferroviario morirono 23 persone mentre 50 rimasero ferite. Per l’azienda è stata chiesta la sanzione amministrativa di 1,1 milioni, oltre alla revoca delle autorizzazioni, licenze e concessioni per l’esercizio dell’attività. Per Ferrotramviaria è stata chiesta la confisca di 664.000 euro che la società avrebbe dovuto investire per mettere in sicurezza la tratta con la realizzazione e l’uso del blocco conta assi. Dodici anni per Enrico Maria Pasquini, all’epoca dei fatti al vertice di Ferrotramviaria; stessa pena per Massimo Nitti, direttore generale di Ferrotramviaria, e per Michele Ronchi, direttore di esercizio della società. Nove anni chiesti per Giulio Roselli, dirigente a capo della divisione infrastruttura; sei anni per Nicola Lorizzo, capotreno sopravvissuto allo scontro, per i dirigenti Francesco Pistolato, Vito Mastrodonato, Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, Tommaso Zonno, Giandonato Cassano, Virginio Di Gianbattista Alessandro De Paola, direttore Ustif Pietro Marturano anch’egli direttore Ustif. Sette anni chiesti per omicidio colposo e falso in atti pubblici per Vito Piccarreta, capostazione in servizio ad Andria e per Alessio Porcelli il capostazione di Corato.
La prossima udienza è fissata al 10 novembre per ascoltare le parti civili e le difese.