Lecce: espulsioni cittadini extracomunitari per sicurezza pubblica
La Polizia di Stato ha eseguito cinque espulsioni cittadini extracomunitari Lecce, considerate necessarie per la sicurezza pubblica. Due sono state effettuate il 2 ottobre 2025, mentre altre tre avevano avuto luogo nelle settimane precedenti.
Espulsioni più recenti
Un cittadino albanese, latitante da 19 anni e condannato per sfruttamento della prostituzione, è stato arrestato e subito espulso. Un tunisino, già denunciato per reati contro il patrimonio, è stato fermato in flagranza di ricettazione. Durante la perquisizione sono stati trovati gioielli, argenteria e orologi di dubbia provenienza.
Altri casi di espulsione a Lecce
Nei giorni scorsi la Questura ha disposto l’allontanamento di un cittadino americano, un albanese e una moldava. Tutti e tre erano stati segnalati come pericolosi per la collettività.
I provvedimenti sono stati emessi dal Prefetto di Lecce e convalidati dall’Autorità Giudiziaria. Il Questore ha disposto l’accompagnamento immediato alla frontiera, come previsto dalla legge italiana sull’immigrazione (Ministero dell’Interno).
Sicurezza e divieto di reingresso
Le espulsioni cittadini extracomunitari Lecce rappresentano parte di un piano di controllo del territorio. La Divisione Immigrazione collabora con la polizia giudiziaria per individuare e allontanare gli stranieri irregolari. Per ognuno degli espulsi è stato disposto anche il divieto di reingresso in Italia, da un minimo di 5 a un massimo di 10 anni.
Per approfondire le attività della Polizia sul territorio è possibile leggere altri articoli nella sezione Cronaca di Puglia Press.
L’operazione dimostra l’impegno costante delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza della comunità locale. Le espulsioni con accompagnamento in frontiera restano uno strumento previsto dalla normativa per tutelare l’ordine pubblico.
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