Acqua da bere e bambini: quando, come e quanto
Con l’arrivo di un neonato le domande che si pongono i genitori sono moltissime. Tra queste troviamo quelle legate all’idratazione. Quanta acqua devono bere i bambini? Da quando devono iniziare? Di seguito forniremo una risposta a tutti questi quesiti.
Bambini e acqua
Che l’acqua rappresenti un elemento fondamentale per qualsiasi individuo non è certamente una novità, e da questo discorso non sono esenti i bambini. A ribadire il concetto troviamo anche la Società italiana di pediatria con il suo decalogo della buona idratazione. All’interno di una corretta alimentazione quindi, l’acqua deve trovare il giusto posto.
L’acqua è una delle principali fonti di minerali, alcuni dei quali davvero indispensabili. Tra i principali ricordiamo il magnesio e il potassio. L’acqua è capace di assicurare la densità corretta del sangue, di permettere ai reni l’eliminazione delle sostanze di scarto, di agire da solvente per i nutrienti ingeriti e di garantire la termoregolazione. Ma quando deve iniziare a bere un bambino?
Durante i primi mesi di vita il neonato non necessita di ulteriori liquidi oltre al latte materno o artificiale, dal momento che circa per il 90% è composto proprio da acqua. Il discorso cambia nel momento in cui il piccolo inizia lo svezzamento. Questo avviene più o meno intorno al sesto mese, ma questo parametro può variare leggermente a seconda del bambino.
Quanta acqua devono bere i bambini?
Innanzitutto è opportuno chiarire che i bambini non sono dei “serbatoi” da riempire. Proprio per questo motivo è piuttosto complicato dare delle indicazioni precise sul quantitativo di acqua che dovrebbero bere. È necessario infatti prendere in considerazione parametri dati da variazioni individuali, dal clima, dal tipo di alimentazione e altri ancora.
In linea di massima però, è possibile prendere come riferimento le seguenti quantità:
- 800 ml di acqua al giorno. Da 6 a 12 mesi.
- 1200 ml di acqua al giorno. Da 1 a 3 anni.
- 1600 ml di acqua al giorno. Da 4 a 6 anni.
- 1800 ml di acqua al giorno. Da 7 a 10 anni.
Come è possibile constatare dai valori appena elencati, con il progredire dell’età aumenta anche il quantitativo di acqua da bere. Durante i primi anni di vita dei bambini, soprattutto quando si sta fuori casa, una buona idea è sicuramente quella di avere sempre a disposizione delle borracce per bambini. In questo modo sarà possibile assecondare in qualsiasi momento la loro sete.
I rischi della poca idratazione
Le conseguenze di una scarsa idratazione possono essere particolarmente pesanti. Sicuramente si tratta di un rischio più grande per i lattanti, anche perché in proporzione il contenuto d’acqua è maggiore rispetto ai bambini più grandi. I neonati però, sono anche “protetti” dal fatto che assumono latte, materno o artificiale che sia. Ad ogni modo, con l’avanzare dell’età il rischio è sicuramente più contenuto.
Questo chiaramente a patto di non vivere in condizioni climatiche davvero estreme oppure di non incorrere in un colpo di calore. Anche vomito e diarrea, se ricorrenti, possono portare a disidratazione. I primi campanelli di allarme di questa condizione sono dati da sonnolenza o irritabilità non giustificate e dalla riduzione della diuresi in almeno due o tre cambi di fila del pannolino.