Sfiducia per Melucci: si dimettono 17 consiglieri di Taranto
“Contemporaneamente e contestualmente”, questi gli avverbi utilizzati dai 17 consiglieri comunali che hanno protollato le loro dimissioni irrevocabili dall’incarico.
Carmela Casula e Massimiliano Stellato (Puglia Popolare), Cosimo Festinante, Cataldo Fuggetti, Mario Pulpo e Federica Simili (Idea Indipendente), Antonino Cannone (Taranto nel cuore), Floriana De Gennaro e Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia), Stefania Baldassarri e Marco Nilo (Stefania Baldassarri Sindaco), Antonella Cito (AT6 – Lega d’Azione Meridionale), Rita Corvace e Massimo Battista (Una città per cambiare), Vincenzo Fornaro (Taranto Respira), Salvatore Brisci (Centristi per Taranto), Salvatore Ranieri (Gruppo Misto): queste le firme apposte sull’atto notarile che sfiducia l’esperienza politico-amministrativa di Rinaldo Melucci.
Queste dimissioni non hanno di fatto ripercussioni sulla vita politica del capoluogo jonico ma creano uno scenario del tutto inedito nell’ambito delle prossime elezioni provinciali in programma per questo dicembre. Nell’ambito dei voti ponderati i consiglieri comunali di Taranto hanno sempre avuto un grande peso: basti pensare che alle ultime consultazioni il singolo voto di un consigliere eletto a Taranto aveva un valore ponderati di 1060, contro un valore di 285 per un eletto a Grottaglie o Massafra.
Desta in queste ore non poche polemiche la posizione del consigliere comunale Massimiliano Stellato che in Regione Puglia – della quale è stato eletto consigliere – siede nei banchi della maggioranza a sostegno di Michele Emiliano: quest’ultimo insieme al segretario regionale del Pd Puglia, Marco Lacarra, si erano espressi su una riconferma del Sindaco uscente.
Dai social la caduta di Rinaldo Melucci ha destato l’interesse anche del leader nazionale della Lega, Matteo Salvini: “per il centrodestra è una grande occasione per offrire una seria proposta di buongoverno, allargata a chiunque voglia mettersi al servizio della città”.