IL SINDACO INNAMORATO: ” UNICA SOLUZIONE E’ IL LOCKDOWN TOTALE FINO A PASQUA “
La Puglia è di nuovo stretta nella morsa del Covid – 19 con un’ impennata dei contagi su tutto il territorio superando i 1000. E pensare che fino alla settimana scorsa la Puglia poteva cullarsi. Poi, complici le varianti, è arrivata la brusca inversione di tendenza.
Salgono anche i ricoveri e i casi attualmente positivi, 35.805, in aumento rispetto ai 35.207 delle ultime 24 ore. Sono 1286 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Puglia, tanti decessi, 39 in un solo giorno.
L’ incubo della variante inglese identificata con la sigla 20B/501YD1 oppure B.1.1.7 si fa più pressante , incute molta più paura perchè non solo è più contagiosa ma anche più letale, con maggiore patogenicità e trasmissibilità per tutte le fasce d’ età, compresi i bambini.
La mutazione si sta diffondendo nel Paese molto velocemente e probabilmente diventerà dominante. Il Governo deve introdurre misure di blocco.
Lo sostiene il Sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato, dopo che negli ultimi giorni anche nella città nojana si è registrato un aumento di contagi, passando dai 27 a 115 in quattro giorni.
“L’unica soluzione per limitare i contagi che in questi giorni stanno rapidamente aumentando è un lockdown totale, almeno fino a Pasqua. Per questo chiedo al Governo di applicare misure più restrittive sul territorio, perchè le ordinanze dei Sindaci non sono più sufficienti. La preoccupazione – spiega il Sindaco – è comune a tutti noi Sindaci che, in prima linea sul territorio, non abbiamo gli strumenti sufficienti per arginare la terza ondata che ormai ci sta investendo con forza. Le ordinanze che emettiamo purtroppo non bastano. Servono misure nazionali che impongono chiusure mirate. Questo potrebbe essere l’unico modo per ridurre la pressione sugli ospedali e permettere di procedere più spediti con le vaccinazioni, al momento l’unica soluzione per immaginare di uscire dalla pandemia nel più breve tempo possibile. Finchè medici, infermieri saranno impegnati nelle strutture ospedaliere e nelle terapie intensive non avremmo a disposizione neanche il personale necessario per procedere alle vaccinazioni di massa.
Sono momenti di grande preoccupazione per tutti. Noi Sindaci siamo consapevoli che la cittadinanza è stanca, gli esercenti sono provati dalle ripetute chiusure, le famiglie confuse dalle ordinanze che si alternano sulla chiusura delle scuole e i ragazzi alla ricerca di una necessaria socialità. Tutti stiamo risentendo di questo durissimo momento e tutti siamo sotto pressione. Ma l’emergenza non dà tregua e non dobbiamo dimenticare che la tutela della salute è primaria su tutto. Per questo è necessario un ulteriore sforzo e chiedo al Governo nazionale di assumersi la responsabilità di una decisione necessaria come può essere adesso un periodo di lockdown totale almeno fino a Pasqua che ridurrebbe anche il carico sanitario sulle strutture ospedaliere. Ogni giorno registriamo nuove vittime e questo è un monito che ci deve far riflettere: le nostre ordinanze – conclude – non bastano più, la responsabilità è di tutti, a tutti i livelli e dobbiamo mettere in campo misure più restrittive ora finchè siamo ancora in tempo. La corsa contro il virus si vince così “.
La situazione pandemica sta creando non pochi danni , sia umani, che economici e sociali.
In Italia come ci insegnò Ennio Flaiano non esiste la verità. La linea più breve tra due punti è l’ arabesco. Viviamo in una rete di arabeschi”, decifrare o meglio, programmare il futuro è una forma di mediocre utopia”.
Non ci resta che essere prudenti in attesa delle vaccinazioni e per evitare che si continuino a formare varianti, dobbiamo ridurre al minimo la trasmissione attraverso l’ uso di mascherine, il lavaggio delle mani ed evitando il contatto con le persone che non abitino con noi.
Francesca Branà