Ecco di quale colore sarà la Puglia da lunedì
La Puglia rimarrà in zona Gialla da lunedì prossimo, Rt stabile a 0.99 in Italia. L’indice è superiore a 1 in 10 regioni. In Puglia è 0,95 (0,92 limite inferiore – 0,98 limite superiore ) Con valutazione di rischio basso
È quanto emerge dalla bozza del report Iss-ministero della Salute sul monitoraggio settimanale dell’epidemia di Covid-19, relativo alla settimana 15-21 febbraio.
“L’età media dei casi diagnosticati è diminuita a 44 anni”, precisa la bozza, in cui si aggiunge che
l’epidemia “dopo un iniziale lento peggioramento, entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell’aumento dell’incidenza nazionale. Sono necessarie urgenti misure di mitigazione nazionali e puntuali interventi di mitigazione e contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari”
Rt
L’indice Rt calcolato sui casi sintomatici di covid, è pari a 0.99 (range 0.93-1.03), come la scorsa settimana. Il limite superiore va oltre 1. Secondo la bozza del monitoraggio, l’Rt è superiore a 1 in 10 regioni. “Dieci Regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Basilicata) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1.25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, cinque hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni e province autonome hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno”, si legge nel documento.
Le 10 Regioni con un Rt puntuale sopra 1 sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria.
Inoltre “si osserva un peggioramento anche nel numero di Regioni/Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 Regioni/Pa vs 5 la settimana precedente)”. Le 8 Regioni/Pa sono Marche, Molise, Bolzano e Umbria, che presentano un sovraccarico sia nelle terapie intensive sia in area medica, e Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Trento dove il sovraccarico riguarda solo le intensive.