Taranto e il tempo delle scelte: la posizione dell’UPALAP
Giorgio Guacci: “Serve un Sì migliore che tuteli salute e lavoro”

L’Unione Provinciale Artigiani Lavoratori Autonomi e Professionisti (UPALAP), attraverso il presidente Giorgio Guacci, ha diffuso un comunicato in cui richiama l’attenzione sul momento cruciale che la città sta vivendo. Secondo l’associazione, il futuro di Taranto passa inevitabilmente tra le esigenze di chi non accetta altre vittime dell’inquinamento e quelle di chi teme la “morte economica” in caso di chiusura dell’acciaieria.

Nel documento, l’UPALAP descrive lo scenario di una chiusura dell’acciaieria seguita dalla bonifica del territorio, ammettendo che si tratterebbe di un passaggio capace di rimuovere le fonti inquinanti ma con incognite significative sui tempi e sulle modalità, come insegna il precedente di Bagnoli.
L’associazione aggiunge che negli ultimi quindici anni non si è concretizzata una reale diversificazione dell’economia locale e che porto e turismo, considerati assi strategici, sarebbero rimasti ai margini per miopia politica e carenze gestionali.
UPALAP e il presidente Guacci richiamano anche le possibili ricadute occupazionali ed economiche in caso di chiusura: migliaia di posti di lavoro a rischio tra diretto e indotto, una flessione del PIL provinciale e un ridimensionamento della spesa delle famiglie e delle imprese, con effetti a catena sul tessuto sociale e demografico della provincia.
Sull’accordo di programma, la posizione è netta: «Dire sì nella forma attuale — afferma Giorgio Guacci — significherebbe esporre la popolazione a maggiori rischi sanitari. Il Sindaco fa bene a dire no oggi per lavorare a un sì migliore».
Nella visione di UPALAP, quel sì “rivisto” dovrebbe prevedere tempi certi e non superiori a quattro anni per la trasformazione, accelerare il passaggio ai forni elettrici e l’uscita dai combustibili fossili più inquinanti, utilizzare il gas come soluzione ponte — tramite TAP o un rigassificatore fisso — e, in via temporanea, una nave rigassificatrice per garantire continuità energetica durante la transizione.
Tra le condizioni indicate nel comunicato figurano la piena salvaguardia dell’occupazione e un piano straordinario di edilizia turistica in deroga al PUG e alla normativa regionale, così da incrementare una ricettività oggi giudicata insufficiente.
UPALAP richiama inoltre il completamento delle infrastrutture portuali, l’operatività di un aeroporto con collegamenti nazionali e rotte internazionali, il potenziamento delle connessioni stradali e ferroviarie a sostegno di turismo e intermodalità, oltre alla realizzazione di un termovalorizzatore con raccolta differenziata evoluta.
Il documento si chiude con una nota rivolta alla Regione Puglia: pur avendo previsto il MINI PIA TARANTO con incentivi maggiorati per chi investe nel territorio, la scelta di escludere il turismo viene definita da UPALAP «una grave dimenticanza», in contrasto con l’esigenza di puntare su uno dei settori più promettenti per lo sviluppo locale.
Antonio Rubino è giornalista, editore e direttore del Gruppo Puglia Press e de La Voce del Popolo. Esperto di comunicazione e organizzatore di grandi eventi, ha collaborato anche con la RAI. Leggi la biografia completa




