Taranto – Pettolata dell’Avo nei reparti del SS. Annunziata e del Moscati
TARANTO – A Natale la solidarietà vale doppio perché fa dimenticare lo stato di disagio in cui si vive ma, soprattutto, perché fa sentire i volontari della solidarietà e gli ammalati come una grande e unica famiglia.
Ed è proprio ciò che da qualche anno accade per l’Avo (Associazione volontari ospedalieri) nei confronti dei pazienti ricoverati nel nosocomio “G. Moscati” a Paolo VI e al “SS. Annunziata” a Taranto.
Vero è che l’Avo opera al loro fianco per tutto l’anno ma, in alcune circostanze, questo loro servizio si moltiplica e, per questo motivo, viene esaltato.
Così venerdì 22 novembre, festa di Santa Cecilia, che per i tarantini segna l’inizio del lungo cammino che ci porterà all’Immacolata, al Natale, al Capodanno e all’Epifania, l’Avo ha organizzato una pettolata in orari diversi: dalle ore 12,00 presso i reparti del Moscati e dalle 14,00 presso il SS. Annunziata.
Due speciali momenti di animazione e di intrattenimento per i malati dei reparti con l’accompagnamento di due zampognari che in abiti tipici, suonando motivi natalizi tradizionali, percorreranno i vari reparti guidati dalla presidente dell’Avo, Anna Pulpito, e i numerosi volontari della locale associazione. Poi gli stessi offriranno calde pettole ai degenti, che vorranno degustarle, e ai loro familiari.
Queste, diversamente dalle altre che nel giorno dedicato alla Santa della musica verranno distribuite un po’ ovunque, avranno di certo un sapore e un significato diverso: la solidarietà che condivide il cibo della festa con chi soffre e che mette ciascuno dei fruitori per qualche ora nella condizione di non pensare alla malattia.
I due zampognari che condivideranno con i malati questi momenti sono Angelo Lerose di Reggio Calabria e NH Damiano Nicolella De Vicaris dei Marchesi di Santa Lucia di Martina Franca.
Le pettole saranno offerte dalla Pizzeria “Magna Grecia” di Taranto grazie all’interessamento del volontario Biagio Spinelli.
Il resto lo sapranno fare tutti coloro che vorranno condividere con l’Avo questi momenti (i nuovi volontari sono sempre i benvenuti) e che daranno un significato umano e solidale alla prima delle feste natalizie tarantine.