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Carlo Zito e i giovani dell’agricoltura: la Puglia che coltiva futuro

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In un uliveto tra i ragazzi che lavorano la terra, il candidato di Forza Italia parla di fiducia, innovazione e impegno concreto. “I giovani non chiedono assistenza, chiedono strumenti”.

L’agricoltura pugliese ha un volto sempre più giovane, e Carlo Zito, candidato alla Regione Puglia con Forza Italia, lo sa bene. In questi giorni sta incontrando decine di ragazzi che hanno scelto di investire nella terra, nei campi, negli uliveti, nei prodotti che raccontano l’identità della Puglia.

Ieri, proprio in un uliveto, Zito ha trascorso un pomeriggio intenso con i giovani agricoltori per ascoltare le loro difficoltà, le aspettative e i sogni. Dalla burocrazia ai fondi europei, dai costi energetici alla necessità di formazione, i ragazzi hanno espresso una richiesta chiara: essere sostenuti, non abbandonati.

Zito: “L’agricoltura non è passato, ma futuro”

Con il suo stile diretto e appassionato, Carlo Zito ha ribadito un concetto che guida tutta la sua campagna:

“L’agricoltura non è un settore del passato, ma il laboratorio più moderno del futuro. Solo una nuova generazione può rinnovarla.”

Parole che hanno acceso entusiasmo tra i presenti. Per Zito, i giovani agricoltori rappresentano la vera risorsa strategica della Puglia, una generazione pronta a innovare con tecnologie, sostenibilità e idee nuove. “Servono incentivi veri — ha aggiunto — non elemosine. La Regione deve diventare un alleato, non un ostacolo.”

Un impegno personale con chi coltiva la speranza

Durante l’incontro, Zito ha preso un impegno personale con i ragazzi incontrati: creare un tavolo permanente di confronto tra Regione e giovani imprenditori agricoli, per risolvere i problemi sul campo. Non promesse generiche, ma un metodo: ascoltare, intervenire, costruire insieme.

“La terra pugliese è un patrimonio da rinnovare. Se vogliamo che resti viva, dobbiamo affidarla a chi ha coraggio, idee e competenza: i nostri giovani.”

L’agricoltura come chiave per trattenere i giovani in Puglia

Carlo Zito è convinto che l’agricoltura possa diventare il motore sociale ed economico della Puglia, capace di fermare l’emigrazione giovanile e far rinascere i piccoli borghi. Nelle sue tappe in provincia di Taranto, Brindisi e Lecce, sta incontrando ragazzi che sognano di vivere di agricoltura, non solo sopravvivere.

Dalle aziende olivicole alle cooperative di trasformazione, la richiesta è una sola: una Regione che creda nei giovani e li accompagni. “Chi lavora la terra — ha detto Zito — non chiede favori, ma strumenti per crescere. E io voglio che la politica torni a guardare negli occhi chi produce, chi semina, chi resiste.”

Un entusiasmo che contagia

Negli incontri con i giovani, Zito trasmette una visione entusiasmante e moderna dell’agricoltura. La sua energia e la capacità di parlare il linguaggio di chi vive sul campo lo rendono un punto di riferimento per tanti ragazzi che non si sentono rappresentati dalla politica tradizionale.

Il suo messaggio è chiaro: la Puglia può diventare un modello europeo di agricoltura giovanile, sostenibile e innovativa. E, tra gli ulivi e la passione dei ragazzi, quel futuro sembra già cominciare.

Una politica che ascolta, non che parla

L’immagine di Carlo Zito in mezzo ai giovani agricoltori non è una semplice tappa elettorale, ma un simbolo di una politica diversa: concreta, entusiasmante e umana. Lontano dai palchi e vicino alla gente, Zito mostra che il futuro della Puglia si coltiva con le mani, con il cuore e con la fiducia.

Antonio Rubino

Antonio Rubino è giornalista, editore e direttore del Gruppo Puglia Press e de La Voce del Popolo. Esperto di comunicazione e organizzatore di grandi eventi, ha collaborato anche con la RAI. Leggi la biografia completa 

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