Taranto – Tragedia familiare a Sava. I corpi per terra e quella chiamata:” Venite, ho fatto un ca…”.
SAVA – Una lite accesa per delle questioni economiche – la gestione di terreno agricolo oppure la spartizione di un’eredità – avrebbe fatto da innesco alla strage consumatasi ieri mattina alle 11:30, in Via Giulio Cesare a Sava.
Il carabiniere Raffaele Pesare – sposato e con due figli – di 53 anni ( in servizio alla radiomobile di Manduria), ieri mattina si era recato nell’appartamento della sorella Pasana, per tutti Nella e del cognato 65enne Salvatore Bisci.. Lì viveva anche suo padre Damiano.
Una discussione che probabilmente diventa rovente, il carabiniere perde il controllo ed estrae la pistola d’ordinanza: in rapida successione spara al padre, poi alla sorella e infine al cognato. La tragedia si consuma nella cucina.
Dopo aver ucciso i familiari, l’uomo avrebbe chiamato i colleghi: “ Venite, ho fatto un ca…”, poi avrebbe puntato l’arma contro se stesso e si sarebbe sparato un colpo al mento.
Al sopraggiungere dei soccorsi l’uomo sarebbe stato trovato rannicchiato su una sedia, mentre i corpi dei familiari si trovavano lì, poco distanti, nella stanza accanto. Raffaele Pesare perdeva molto sangue ed è stato dunque trasportato all’Ospedale “Giannuzzi” di Manduria, per poi essere trasferito nel reparto maxillofacciale del Policlinico di Bari, dove le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita.
Al momento della tragedia, il figlio 12enne della sorella Nella, si trovava a scuola. Al suo rientro gli è stato inizialmente detto che i genitori avevano subito un incidente e lui avrebbe chiesto proprio di suo zio Raffaele.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Manduria e di Taranto, i RIS e il medico legale Alberto Tortorella, il procuratore aggiunto Maurizio Carbone e il P.M. Maria Grazia Anastasia.
Nessuno poteva presagire un tale epilogo. In questi casi, oltre al grande dolore, resta tanta paura e molti interrogativi sui motivi di tale efferatezza. Sava è sotto shock e il sindaco Dario Iaia si è detto sconvolto e atterrito da questa vicenda: “Conosco anche il carabiniere che ha sparato, un militare apprezzato per la sua attività. Restiamo senza parole”.
Saranno le indagini, ora, a chiarire definitivamente cosa, ieri mattina, abbia scatenato la furia dell’uomo, tanto da portarlo a perdere la testa e uccidere i suoi familiari.