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Taranto – ILVA è crisi, l’azienda ricorre alla Cassa Integrazione per 5000 lavoratori

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Cigs in Ilva: Garantire soluzioni per attenuare le perdite economiche dei lavoratori.

Questa mattina in Ilva è partita la discussione relativa ai nuovi ammortizzatori sociali da utilizzare, in vista della prossima scadenza dei Contratti di solidarietà. Da marzo i lavoratori dell’Ilva potrebbero essere interessati dalla Cassa integrazione guadagni straordinaria. Durante l’incontro tra azienda e sindacati è emerso un primo dato certo: l’Ilva intende estendere la Cigs a 4984 unità. Un numero più alto, rispetto al personale ad oggi interessato dalla Csd, motivato dal fatto che cambiando il tipo di ammortizzatore sociale, cambiano i numeri in eccesso proprio per la natura della sospensione delle unità produttive dei vari reparti, che non vanno più in alternanza, ma a sospensione a zero ore. Al di là dei numeri che sono relativi all’attuale scenario, quindi –  sottolinea la Fim Cisl  – l’aspetto che ci preme e su cui porremo la nostra attenzione, non è tanto il tipo di ammortizzatore (se pur importante) o il peso dei coinvolti, ma di lavorare su un sistema di rotazioni, ricollocazioni e integrazioni tale da garantire il minor colpo possibile ai dipendenti.

Nello stesso tempo – conclude il segretario generale della Fim Cisl, Valerio D’Alò – valuteremo ogni possibilità finalizzata alla riduzione dei numeri dei coinvolti, annunciato questa mattina.

Redazione Pugliapress

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