Taranto – Dopo sette mesi di missione antipirateria, rientra la nave EURO.
Domenica 9 Ottobre, presso la Stazione Navale Mar Grande di Taranto, la fregata Euro della Marina Militare farà rientro in Italia dopo quasi sette mesi in Operazione antipirateria ATALANTA, in Oceano Indiano e Golfo di Aden.
Salpata lo scorso 19 Marzo dal porto di Taranto, nave Euro ha ricoperto nel corso dell’operazione un ruolo sostanziale nella Forza Navale Europea – Task Force 465 – operando all’interno del bacino somalo, del golfo di Aden e dell’Oceano Indiano per un totale di 4011 ore di moto e 40.479 miglia nautiche percorse.
La nave, al comando del capitano di fregata Giuseppe Massimiliano Aletta, con un equipaggio di circa 180 persone, di cui 7 donne, e comprensivo dei team specialistici e mezzi della Brigata Marina San Marco, del gruppo Operativo Subacquei e della Componente Aerea della Marina Militare, è stata coinvolta in diverse attività operative ove preparazione e professionalità dell’equipaggio sono stati fin da subito determinanti ed efficaci nel conseguimento della missione.
Sono state infatti condotte a largo della Somalia Focused Operation AETHER e MINERVA, attività incentrate sulla raccolta di informazioni sui Gruppi di Pirati ancora attivi lungo la costa somala, nei confronti dei quali in particolare è stato effettuato un continuo monitoraggio oltre ad aver controllato ben 89 imbarcazioni situate all’interno dell’area di operazione.
Nel corso della missione, l’equipaggio di Nave Euro, oltre ad aver portato a compimento con successo ben tre scorte a mercantili del World Food Programme, contribuendo così alla consegna di aiuti umanitari alla popolazione somala, ha anche condotto attività di supporto e di cooperazione civile e militare nei porti di Gibuti e Dar Es Salaam (Tanzania), rafforzando ulteriormente l’immagine della Forza Armata all’interno delle comunità locali.
Sono state infine svolte numerose esercitazioni con Unità della Marina Omanita, Giapponese, Coreana e Francese ed attività di addestramento in porto (LMCB – Local Maritime Capacity Building) con la Marina Tanzaniana e Gibutina, per la salvaguardia della sicurezza marittima e la libertà di navigazione dei traffici mercantili nel Golfo di Aden e nell’Oceano Indiano.
La cooperazione tra Marine straniere continua ad essere la chiave di successo per migliorare l’azione dello strumento navale chiamato ad operare in un’area vastissima di ben 4.700,00 miglia nautiche quadrate, come quella dell’Operazione Atalanta.