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Taranto – Liberi e Pensansi: “L’IMPATTO AMBIENTALE E SANITARIO A TARANTO NON E’ LEGATO SOLO ALL’ILVA”

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Di seguito e in allegato il pensiero esposto da uno dei rappresentanti dei Liberi e Pensanti, Nicola Ordini, ai commissari del Parlamento UE e le foto dell’audizione. In calce al messaggio invece alcune battute estrapolate dall’intervento libero di un secondo esponente, Raffaele Cataldi:

“Parlo da operaio non da tecnico. Con la consapevolezza che quando morirò troveranno l’amianto nel mio sangue.

Non mi sento rappresentato dalle Istituzioni, tantomeno dai sindacati che non solo continuano a parlare di ambientalizzazione ma sono stati capaci di portare in piazza operai Ilva con tute sporche di agenti cancerogeni.

Sempre da operaio di quello stabilimento vi dico che l’Ilva va chiusa.

Noi non siamo diversi dalla popolazione di Genova, salvata 20 anni fa anche dai fondi reperiti dalla Comunità europea.

Per noi non è giusto morire in nome del PIL nazionale e a causa di una fabbrica che non è più competitiva, che non assume e inquina solamente. Per questo ci siamo ribellati al nostro datore di lavoro quattro anni fa e tuttora continuiamo a fare non solo denunce video ma anche informazione tra gli operai.

Abbiamo messo in campo delle proposte concrete per i lavoratori. Quegli stessi che non vengono mai citati nei decreti Salva-Ilva che si sono succeduti in questi anni.

Siamo lavoratori eccellenti e per questo possiamo essere reimpiegati nelle bonifiche.

Accettate il nostro invito. Fatevi accompagnare dai Liberi e Pensanti all’interno dell’Ilva”.

Redazione Pugliapress

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