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Sviluppo hub offshore: firmato il decreto per Augusta e Taranto

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È stato firmato il decreto interministeriale che individua le aree demaniali marittime idonee allo sviluppo di hub offshore nei porti di Augusta e Taranto. L’iniziativa, promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in sinergia con il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Economia, mira a potenziare la filiera nazionale delle energie rinnovabili marine.

Sviluppo hub offshore: selezionati i porti di Augusta e Taranto

Il decreto firmato il 4 luglio 2025 stabilisce le aree prioritarie per la realizzazione di hub cantieristici offshore, individuando i porti di Augusta e Taranto come punti strategici. La scelta è avvenuta sulla base di criteri di fattibilità tecnico-economica, disponibilità di spazi, tempi di realizzazione e accessibilità logistica.

Gli interventi previsti comprendono operazioni di dragaggio, adeguamenti delle banchine e ammodernamento delle infrastrutture portuali. Queste attività renderanno possibili funzioni chiave come la produzione, l’assemblaggio e il varo di componenti per impianti eolici galleggianti, favorendo una transizione energetica sostenibile.

Investimenti e obiettivi strategici per il Mediterraneo

Il valore complessivo degli investimenti ammonta a 78,3 milioni di euro, suddivisi in tre annualità a partire dal 2025. I fondi saranno reperiti attraverso la riassegnazione dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di CO₂, con l’obiettivo di stimolare la crescita dell’industria nazionale nel settore delle rinnovabili marine.

“Questo intervento rappresenta un passo fondamentale per posizionare l’Italia come hub strategico per l’eolico offshore nel Mediterraneo”, ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ha seguito da vicino il dossier.

Il provvedimento rientra in un piano più ampio per lo sviluppo degli hub offshore che punta a coniugare innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e rilancio economico del Mezzogiorno, valorizzando le potenzialità industriali dei porti italiani.

Prospettive future e prossimi step

Con la firma del decreto, prende ufficialmente il via la fase operativa del progetto. I lavori infrastrutturali nei porti di Augusta e Taranto inizieranno entro la fine del 2025, con l’obiettivo di completare le opere principali entro il 2027. Le autorità locali e portuali saranno coinvolte nella pianificazione e nell’esecuzione degli interventi.

L’iniziativa è destinata a generare un impatto positivo anche sul piano occupazionale e sull’indotto, rafforzando il ruolo dell’Italia nella catena del valore della transizione energetica a livello europeo.

Redazione Pugliapress

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