“Non spedite soldi online”. Ecco i consigli dell’Adoc
Le truffe online appaiono sempre più all’ordine del giorno. L’associazione ADOC di Lecce, consiglia come evitarle. Ecco un annuncio a Lecce, zona Mazzini, bilocale spazioso, luminoso, che sembra fare al caso. Il prezzo è buono, forse troppo. Spese correnti, condominio, tutto incluso, 360 euro al mese. Come recapito di contatto, solo un indirizzo e-mail. e risponde cortesemente un signore che dice di abitare ad Atene e si qualifica come il proprietario di quell’appartamento, acquistato anni fa per consentire alla figlia di poter frequentare l’università a Lecce, ma ormai inutilizzato dopo la laurea di quest’ultima”. “Egli è certamente ben felice di concedere l’affitto – prosegue – ma, vivendo ad Atene, non vuole rischiare quello che – racconta – gli è successo con l’ultima persona che lo aveva contattato, per il quale ha perso due giorni di lavoro e due viaggi dalla Grecia, per poi avere la sorpresa che l’interessato non si era presentato all’appuntamento!”Ma il consumatore ha necessità dell’appartamento. Così, il fantomatico “proprietario”, dopo essersi informato con qualche rapido scambio di battute con chi ha a che fare e sulla serietà delle sue motivazioni, offre una soluzione: se egli riceverà il bonifico pari due mensilità spedirà il contratto e le chiavi ad Airbnb, un sito molto conosciuto e serio, incaricando i suoi operatori di accompagnare l’interessato per la visita”. Dice pure che “solo in caso di gradimento dell’appartamento e quindi di conclusione dell’affare, il bonifico sarà incamerato; in caso contrario sarà restituito direttamente attraverso Airbnb”. Sta di fatto, però, che su Airbnb l’appartamento non risulta, e il malcapitato se ne accorge subito. Il truffatore ovviamente dice di averlo tolto dalla “visibilità” perché era subissato di offerte.Termina in questo modo la disavventura del cittadino che, a questo punto, avendo avuto saggiamente il dubbio di trovarsi dinanzi ad una truffa, si è subito rivolto ad Adoc, che ora sta provvedendo a sporgere denuncia. <<Riteniamo che raccontare questa storia possa essere utile ad evitare questo tipo di truffa>> hanno fatto sapere dall’ Adoc la quale esorta i cittadini a non spedire denaro o comunque a dare credenziali bancarie a chicchessia su internet e a rivolgersi con fiducia, anche solo per un consiglio o un parere, agli sportelli delle associazioni per i diritti dei consumatori.