Taranto, lettera di un cittadino – Rimanere senza acqua potabile nel 2015. I diritti negati.
Riceviamo e pubblichiamo in forma integrale questa lettera – forse sarebbe il caso di dire grido – d’aiuto scritta da un cittadino di Taranto. Ci pare giusto non riassumerla o spezzettarla.
Nel 2015 leggere cose del genere fa davvero tanta rabbia, specie se poi si tieni conto di un elemento non di poco rilievo. Taranto è una delle città più grandi del sud Italia con problemi, però, molto seri che si sommano a questi descritti di seguito, i quali potrebbero essere risolti solo attuando una buona politica ed un interesse maggiore nei confronti della città stessa.
Salve,
chiedo aiuto alla Vostra redazione in quanto da anni si occupa, tra le altre cose, di dar voce a tutti quei cittadini che ogni giorno lottano per far valere i propri diritti e che troppo spesso, in questo paese, rimangono inascoltati o peggio ancora vengono calpestati. Ma andiamo ai fatti:
Sono un cittadino di Taranto, città in cui vivono circa 200 mila abitanti, un grosso centro del mezzogiorno d’Italia noto per ospitare, tra le atre cose, un’importante base navale della Marina Militare Italiana e lo stabilimento siderurgico Ilva, il più grande d’Europa; ma oggi voglio segnalarvi una questione relativa ad un bene primario a cui nessuno può rinunciare: l’acqua.
In questa città, usufruire di tale bene è alquanto problematico sotto diversi aspetti. Il primo, ad esempio, è che tutti i giorni, dalle 17 alle 05 circa del mattino, vi è un’interruzione dell’erogazione dell’acqua praticamente in tutta la città, anche nelle zone centrali. Solo alcuni quartieri periferici rimangono immuni da tale sospensione.
Per qualche tempo,negli anni scorsi la “responsabilità” di tale disservizio è stata attribuita alla siccità e quindi alla natura avara di piogge nel meridione; questa carenza faceva abbassare di molti metri il livello dell’acqua nella diga del Pertusillo (in Basilicata, bacino da dove attinge l’Acquedotto Pugliese S.p.A.) e quindi, per ragioni di razionalizzazione e di risparmio, si sospendeva l’erogazione. Negli ultimi periodi, invece, pur essendo la siccità un lontano ricordo, prova ne è l’enorme quantità di acqua caduta pochi giorni fa (il16/10/2015), specie a Taranto, il servizio continua a non funzionare h 24. Tutto questo “obbliga” a posizionare sui tetti o negli scantinati delle nostre abitazioni delle cisterne che fungono da riserva idrica condominiale o personale con un aggravio di costi, sia per la manutenzione delle stesse, sia per il normale esercizio, poiché – ovviamente – necessitano di pompe elettriche per erogare l’acqua ai vari piani in cui si trovano gli appartamenti.
Come se tutto ciò’ non bastasse, l’AQP (Acquedotto Pugliese S.p.A.), installa un solo contatore per tutto il condominio e questo, di fatto, obbliga gli utenti ad aggiungere dei contatori di sottrazione, a proprie spese, per monitorare e calcolare i propri consumi e quindi pagare la fattura all’AQP; compito, il più delle volte, affidato a delle agenzie che, per la lettura e la riscossione delle quote, prendono il compenso di circa il 10% dell’importo dell’intera fattura al lordo dell’IVA e persino di eventuali interessi di mora.
Nel mio caso specifico,io abito in una palazzina di un solo piano e nell’androne dello stabile sono presenti 2 contatori di arrivo (AQP); uno alimenta il lato destro della palazzina e l’altro il sinistro dove io abito (quindi piano terra e primo piano). All’atto dell’acquisto della casa, ho provveduto a fare la voltura del contratto dal vecchio proprietario, cosi come per tutte le altre utenze (gas, luce, etc.), ma senza volerlo mi sono sobbarcato due moduli, cioè due contatori e quindi anche quello del piano terra, il cui proprietario, di pagare le sue quote (pur avendo stipulato un contratto con un agenzia per la lettura) proprio non ne vuole sapere.
Mi sono recato diverse volte nella sede di AQP, in viale Virgilio a Taranto, e non ho mai avuto una risoluzione a questo problema (di rispondere solo dei miei consumi), se non quella di sborsare 1.008,62 euro per avere un contatore “personale”, cifra che non possiedo, ma che trovo una richiesta profondamente ingiusta ed esagerata e quindi ho sempre rinunciato ed ho continuato a pagare, a tutt’oggi, anche i consumi non miei.
Finalmente, però, un giorno, navigando sul sito AQP,alla pagina http://www.aqp.it/portal/page/portal/MYAQP/SERVIZI/Contratto/Nuovo%20allaccio; trovo che c’è la possibilità (poi rivelatasi virtuale) di poter installare un contatore, che cosiddetto “successivo al primo” (che in effetti è già esistente) , al costo di 306,42 euro. Pur ritenendo anche questo costo piuttosto alto, ma comunque alla portata delle mie tasche (anche perché può essere dilazionato in 4 rate), decido di inoltrare formale richiesta agli uffici tecnici di AQP di Taranto. Dopo un’attesa di circa un mese sono contattato da un tecnico AQP per un sopralluogo. Convinto che la mia richiesta fosse stata scritta in modo chiaro, il tecnico dell’AQP, dopo aver scattato una serie di foto allo stabile e alla via in cui risiedo, mi dice che il costo dell’operazione è di 1008,62 euro, perché c’è da fare lo scavo all’esterno del palazzo per piazzare il contatore, Al che gli chiedo: considerando che già esiste quello di arrivo, che bisogno c’è di fare un altro scavo? Mi risponde che la procedura è questa e nessun’altra.
Non contento della sua risposta, ritorno per l’ennesima volta alla sede AQP di Taranto e allo sportello chiedo di parlare con un responsabile dell’ufficio tecnico in merito alla mia richiesta scritta del mese prima, ma purtroppo anche da loro (nella persona dell’ing. Bramante) ho constatato molto pressapochismo e di fatto loro stessi alle mie domande non hanno saputo dare una risposta convincente e non mi hanno voluto aiutare nella risoluzione del problema.
Stamattina (29/10/2015) mi arriva per posta il faldone con il “nuovo contratto” a seguito della mia richiesta dove c’è scritto richiesta di nuovo allaccio(????) ed al costo famoso di 1008,62 Euro piu’ oneri accessori.
Pertanto, infine, non mi rimane che confidare nel Vostro aiuto per risolvere questa annosa questione che ormai si protrae per troppo tempo.
Grazie