Garanzia Giovani, 1,5 miliardi di buchi nell’acqua!!!
Contro i 2 milioni di potenziali interessati, solo 412mila si sono registrati, e di questi appena 12mila hanno ricevuto un’offerta di lavoro o formazione (e che formazione). A certificarlo il centro studi Adapt in un rapporto inviato al vicepresidente della Commissione Europea, ennesimo fallimento della lotta alla disoccupazione giovanile.
“Grande Opportunità” migliaia di giovani, in 4 mesi troveranno lavoro, o saranno impegnati in corsi di formazione professionalizzanti, così il caro ministro Giuliano Poletti annunciava il lancio di “Garanzia Giovani” con un investimento pari ad 1,5 miliardi di euro. Peccato che in Italia, come al solito, la strada dell’inferno sia lastricata da buone intenzioni, e quì, tra problematiche infrastrutturali, gestori del servizio che non erano preparati, infondo i centri per l’impiego, designati quali responsabili del servizio, non avevano un aggiornamento, professionale e di attrezzature da oltre 10 anni, ormai diciamocela tutta, si erano anche abituati al “Far Poco e farlo male”,
fino a questo momento la “Garanzia Giovani” si è rivelata un vero e proprio flop. Solo una minima parte dei giovani iscritti al piano (tramite un portale dedicato), che entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dal termine degli studi.
Un disastro su su tutti i fronti, e l’Italia vorrebbe ancora chiedere altri fondi all’Ue per ripetere ancora il flop colossale fatto, partendo dalla mancata creazione dell’autorità pubblica di coordinamento, e sicuramento, un altro problema, che ha inciso molto, è rappresentato dalle Regioni, ove, In molte di queste, soprattutto “in quelle con i più alti tassi di disoccupazione e dispersione giovanile”, la “Garanzia Giovani” “non è ancora neppure partita rivelandosi al più occasione per convegni e per l’apertura di nuovi siti internet pubblici che non funzionano e non mettono in contatto domanda e offerta di lavoro”.
Pertanto secondo il centro ricerche Adapt, a conferma del fallimento tutto all’italiana, “sull’apprendistato, individuato come principale leva di placement dalla Raccomandazione europea, viene investita solo una percentuale residuale delle risorse a disposizione e le procedure previste per il finanziamento di questa tipologia contrattuale sono spesso molto lunghe e burocratiche“. Numeri alla mano, il contratto a tempo determinato è la tipologia maggiormente ricorrente tra le offerte caricate nel portale (74%) – la stragrande maggioranza delle quali non incide sui settori indicati come prioritari dall’Europa – mentre tirocinio e apprendistato occupano le ultime due posizioni (8% e 2%).
Quadro peggiore si evince, se si intervistano i giovani, a cui questo piano di “Lotta alla disoccupazione” è diretto, non solo la stragande maggioranza non ha mai ricevuto alcuna proposta di lavoro, il chè è già grave di suo, ma molti, sono ancora in attesa di essere contattati per la profilazione e/o per firmare il patto di servizio, specie nelle grandi città ove l’emergenza giovani disoccupati è molto elevata, proprio come la città di Taranto.
Oltre il danno la beffa insomma, non solo la Garanzia Giovani, non ha garantito nulla, ha scaturito un sovraccarico di lavoro per i centri dell’impiego, ha illuso i giovani, e gli unici a trarne un vero profitto sono stati gli enti di formazione finanziata attraverso questo programma europeo…
Garanzia Giovani, Un programma Europeo,aldilà di tutti i buoni propositi, una vergogna tutta all’italiana!