Laboratori dal Basso (Massafra): “Rifiuti Zero, eventi e seminari”
Si terrà a Massafra dal 22 gennaio al 31 gennaio il Laboratorio dal Basso denominato “Zero Waste Strategies for Apulia region – Strategie rifiuti zero per la regione Puglia”, un corso di formazione gratuito rivolto prevalentemente ai giovani dai 18 ai 35 anni, e, al contempo, aperto ad organizzazioni, imprese, cittadini, che vedrà la partecipazione di esponenti della rete nazionale Rifiuti Zero, di esperti di stampa 3d e di design thinkers.
Si tratta di un’iniziativa di Mediterranea Consumo in partenariato con Conetica di A. Gelao, The Factory Urban Lab, Ass. Remmade Puglia, Ass. Opuntia Lab, Ass. Massafrarte, Ass. Il Serraglio, Ass. Terra, e rientra nell’ambito dei Laboratori dal Basso, azione della Regione Puglia promossa da ARTI E Bollenti Spiriti, cofinanziata dalla UE attraverso il PO FES 2007-2013, e collocata altresì nell’ambito del progetto “ECO AND EXPO from/to the earth” sostenuto dalla regione Puglia Assessorato all’ambiente (Facciamo Eco! Progetti speciali per una Puglia sostenibile, 2013) .
“Il corso nasce dall’esigenza di lavorare assieme ai giovani, agli imprenditori e alle organizzazioni locali per ripensare il territorio e fornire alcuni strumenti fondamentali per individuare soluzioni alle drammatiche problematicità legate al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento nel nostro territorio. Ci piacerebbe che scaturissero dal gruppo di lavoro nuove idee per startup innovative nel settore del recupero e del riuso, che possano, nell’ambito della nuova programmazione di fondi 2014- 2020 e attraverso bandi di finanziamento pubblici e privati, individuare risorse finanziare per essere concretamente avviate. In prospettiva ci auguriamo che qualche decina di giovani possa davvero maturare l’idea di avviare una attività imprenditoriale nel settore della green economy” afferma Lucia Lazzaro, vicepresidente di Mediterranea Consumo e consulente di bandi e finanziamenti nel territorio tarantino. “Le opportunità sono concrete in termini di impresa nel settore: le professioni cosiddette ‘green’ sono le uniche che stanno creando concreta occupazione. Forniremo tutto il supporto necessario a quanti, prendendo parte al percorso, vorranno investire il proprio tempo e le proprie competenze nell’ambito di una ‘comunità di design per il problema dei rifiuti, del recupero e riuso in Puglia’.
Il ciclo di seminari si incastona nell’ambito di un percorso complesso avviato da Mediterranea Consumo, la quale ha all’attivo una serie di progetti orientati a favorire la promozione della Strategia Rifiuti Zero e di buone pratiche in termini di sostenibilità ambientale e sociale (la costituzione della rete regionale dell’edilizia e dello sviluppo sostenibile, la creazione di un portale www.pugliaup.it per la promozione degli operatori pugliesi del settore del recupero e del riuso, il Premio per la pace “Costruzione di comunità solidali” che nei prossimi mesi verrà assegnato a Joan Marc Simon, presidente della Rete Europea Rifiuti Zero) . Le ragioni di tale forte motivazione sono da intravvedersi anche nella logica di fornire supporto e sostegno al locale Comitato per la corretta gestione dei rifiuti di Massafra al quale l’associazione aderisce con il proposito di impedire la costruzione di nuovi impianti inquinanti nel territorio tarantino.
“Occorre ‘svecchiare’ le competenze e informare gli imprenditori locali delle numerose possibilità di riconversione legate alla green economy. Ciò nell’ottica di limitare l’ulteriore degrado in atto nel territorio tarantino da parte di chi, in termini poco lungimiranti, guarda al business dell’industria pesante e della gestione dei rifiuti”.
Di seguito il programma:
Giovedi 22 gennaio ( h 15-19) presso il Palazzo della Cultura si terrà la prima lezione con Enzo Favoino, che opera dal 1990 in qualità di tecnico e ricercatore presso la Scuola Agraria del Parco di Monza, un centro di ricerca che ha avuto un ruolo fondamentale in Italia e nel Mondo per lo sviluppo ed il consolidamento delle pratiche di raccolta differenziata, riciclaggio, compostaggio, riduzione. E’ attualmente coordinatore del Comitato Scientifico di Zero Waste Europe, il network di riferimento per la strategia Rifiuti Zero in Europa, e del Comitato Scientifico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori. Il Centro si propone di favorire la riprogettazione , di concerto con le imprese, di quei beni e prodotti che non sono in parte o totalmente riciclabili. Ciò ha creato le condizioni per la nascita di alcune interessanti start up nonché la raccolta di numerosissime informazioni sulle buone pratiche attive a livello nazionale e internazionale. Favoino fa parte del Board della ZWIA – Zero Waste International Alliance, la rete internazionale delle organizzazioni verso Rifiuti Zero. La lezione si terrà anche in diretta streaming e potrà essere visibile sui canali online www.laboratoridalbasso.it
Venerdi 23 gennaio dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, presso il Palazzo della Cultura, interverrà Patrizia Lo Sciuto. Vicepresidente di Zero Waste Italy, l’antenna italiana della rete europea Zero Waste che fa capo alla Zero Waste International Alliance, Patrizia Lo Sciuto ha tenuto conferenze in Italia e all’estero sulla comunicazione in materia di rifiuti Ha partecipato in qualità di speaker ai meeting internazionali Zero Waste tenutesi a Napoli, Puerto Princesa (Filippine), Florianopolis (Brasile), San Sebastian e Bruxelles. Fa parte del team operativo del Centro di Ricerca Rifiuti Zero del Comune di Capannori sin dalla sua costituzione per il quale ha realizzato progetti di sensibilizzazione ambientale per le scuole. E’ coautrice del libro “Rifiuti Zero- una rivoluzione in corso” assieme al Prof. Paul Connett ideatore della Strategia Rifiuti Zero e di Rossano Ercolini, Premio Goldman per l’Ambiente 2013. Profonda conoscitrice delle dinamiche di rete e delle centinaia di movimenti e gruppi che hanno aderito alla Strategia Rifiuti Zero, nonché delle attività imprenditoriali che hanno preso piede a partire dalla idea di trovare alternative sostenibili al tema dei rifiuti, è stato membro del Comitato di valutazione nazionale per il Premio imprese Verso Rifiuti Zero. Anche questa seconda lezione sarà trasmessa in streaming su www.laboratoridalbasso.it
Il modulo formativo sulla stampa 3d si terrà lunedi 26 h9-13/15-19 presso il Teatro Comunale e martedi 27 h 9-13/15-19 presso il Palazzo della Cultura, a cura di Matteo Serra e Raffaele Giancipoli. I due docenti forniranno strumenti teorici inerenti la rivoluzione culturale e sociale in atto ad opera della stampa 3d che sta modificando il rapporto tra produzione e consumo , nonché strumenti pratici sulla creazione di stampanti 3d. “Abbiamo autoprodotto due prototipi di stampanti 3D utilizzando materiali a Km 0 con costi inferiori al mercato ed ecosostenibile, grazie ad un sistema progettato con Arduino vengono recuperati i materiali di scarto riutilizzabili per altre stampe” (Matteo Serra).
L’intento è quello di apprendere lo stato dell’arte dell’evoluzione della stampa3d e della autoproduzione di stampanti 3d, per comprendere come sia possibile uscire fuori dalla logica consumeristica della produzione e del consumo industriale- ovvero dal meccanismo non virtuoso di produzione di oggetti spesso inutili, di imballaggi, scarti e rifiuti in grossi quantitativi.
Guglielmo Apolloni e Valeria Adani (la seconda è Design Thinker coach e Research Assistent presso l’Università di Modena e Reggio Emilia) gestiranno un design thinking social workshop per far scaturire idee imprenditoriali e innovative dal gruppo di lavoro che prenderà parte alle giornata del 30 e del 31 gennaio prossimi (h 9-13/15-19) presso il Palazzo della Cultura. Guglielmo Apolloni è un designer che lavora da cinque anni tra for profit e no profit, tra Germania, Italia e Slovacchia. Consulente, facilitatore e co-founder seriale: School Raising, la piattaforma di crowdfunding per le scuole italiane, S-Cambia cibo, servizio per abilitare lo scambio di cibo all’interno delle communities, e CoWhat?! coworking berlinese che ospita 15 tra professionisti e ricercatori.
Il Social Workshop è un evento caratterizzato da un modello aperto – e già sperimentato con successo a Berlino, a Singapore, nella Silicon Valley [..] – che si sviluppa attraverso l’individuazione di tematiche e bisogni sociali. I partecipanti imparano a usare strumenti di design thinking utili per individuare soluzioni sostenibili per un determinato bisogno sociale. Lo fanno lavorando assieme tra di loro ed insieme a professionisti, imprenditori sociali ed innovatori
L’intento del design thinking è quello di far convergere, difatti, professionalità diversificate che assieme possano costruire una comunità che possa lavorare per la identificazione di soluzioni specifiche rispetto alle problematiche individuate. A partire dalla conclusione del corso proseguiremo con incontri periodici per favorire la formazione nel settore e lo sviluppo di sinergie tra soggetti diversi che possano collaborare per l’avvio di imprese a livello locale.