Taranto, Isolaverde: Il consigliere Capriulo scrive al presidente Tamburrano
Leggo dalla stampa che Lei ha, con atto monocratico, modificato il
Consiglio di Amministrazione della azienda in house della Provincia di
Taranto denominata “Taranto Isolaverde”, sostituendo l’ Amministratore
Unico (da poco nominato e con incarico sino al 2018) con un nuovo
presidente ed altri due nuovi consiglieri di amministrazione.
Dai nomi riportati dalla stampa si evince che la sua scelta è
chiaramente frutto di un accordo non trasparente tra due partiti,
Forza Italia e Pd.Tale atteggiamento politico amministrativo contraddice lo spirito
unanime ed innovativo della delibera consiliare del 24 ottobre 2014,
con cui l’intero consiglio ha inteso fornire un importante indirizzo
per la salvaguardia dei posti di lavoro in Isolaverde, per definire
tutte le questioni contrattuali tra provincia e società in house e per
la ricerca di nuove attività. Società che ha grossi problemi e che
solo qualche mese fa era in liquidazione stante le copiose perdite
economiche aziendali.
Così come tale azione è in aperto contrasto con quanto vergato nel
nuovo Statuto provinciale, approvato nei giorni scorsi, che all’art.
12 nell’ambito delle competenze del Presidente del Consiglio, pone si
in capo a lei la designazione dei rappresentanti nelle aziende
partecipate, ma sulla base degli indirizzi forniti dal Consiglio (mai
dati dal nuovo consesso di recente rinnovato).Pertanto la scelta monocratica di procedere a tali nomine, senza
nessun indirizzo preventivo del consiglio e senza nessuna procedura di
evidenza pubblica, senza nessuna motivazione apparente, sulla base di
una mera spartizione partitica, di natura quasi privata, è un metodo
vecchio e foriero di problemi.
Credo invece che serva un metodo nuovo, trasparente, oggettivo, con
capacità diverse se si vuole tirare fuori dai guai un ente come la
Provincia così come le sue società partecipate.
Personalmente credo che con questo modo di agire lei potrà forse
accontentare alcuni di quelli che sono quotidianamente dietro la sua
porta, ma non credo risolverà molti problemi della collettività
amministrata.