SDS Stefàno : “Taranto è nell’agenda del Governo”
Al di là delle valutazioni definitive che si potranno fare sul Decreto per Taranto, un fatto è indiscutibile: la nostra città è nell’agenda di Palazzo Chigi; le attenzioni del Governo si sono indirizzate e sono puntate sul capoluogo ionico. Ciò non attraverso annunci, ma con una serie di interventi programmati che riguardano non solo gli aspetti industriali ed ambientali, ma per il porto, la città vecchia, la cultura, la ricerca (assunzioni in deroga presso l’Arpa) e la sanità.
Tutto ciò non è avvenuto per caso, ma è il frutto di una serie di input, di “insistenze”, di un pressing del Sindaco Stefàno e di questa Amministrazione Comunale che ha sempre tenuta desta l’attenzione sulle difficoltà e sulle esigenze di Taranto. L’interesse del Governo per la nostra città è la più bella risposta servita a quanti ironizzavano sulle lettere inviate dal primo cittadino a Palazzo Chigi ed ai vari Ministeri competenti; evidentemente quelle missive, a cui seguivano costantemente incontri a Roma del Sindaco, hanno fatto breccia, hanno acceso i fari su quadri bui e dimenticati che ora, e soltanto ora, vengono illuminati. Chi ha giocato e continua a giocare al disfattismo, seguendo la logica del “tanto peggio tanto meglio” è rimasto amaramente deluso, visto che la strategia di questa Amministrazione è risultata vincente, alla luce dei risultati prodotti.
La visita a Taranto del Ministro dei Beni Culturali onorevole Dario Franceschini aveva rappresentato il preludio a questa svolta, che si concretizza con le sue parole, allorquando dichiara: “per me anche la soddisfazione personale di un impegno preso qualche settimana fa e mantenuto in così poco tempo”. Per il Ministro questa inclinazione di Taranto verso la cultura fa intravedere un nuovo futuro per l’area ionica e non è affatto ardito un parallelismo con Torino, che in pochi anni si è trasformata da città a vocazione industriale a città a vocazione culturale. Quella passeggiata del Ministro tra i vicoli del Borgo Antico non è stata casuale e non è stata una passerella ma rappresenta il seme di una rinascita anche culturale di Taranto, prevista dal Decreto. E ad innaffiare questa pianta sono state l’abnegazione e la costanza dell’Amministrazione Stefàno, che ha sempre voluto dialogare con Roma, attraverso le lettere e le visite presso i Ministeri della Capitale. I risultati ora sono sotto gli occhi di tutti e sono innegabili ed inconfutabili. Senza escludere quelli già raggiunti come il Piano Città col finanziamento statale di ben 24 milioni di euro (prossimo alla cantierizzazione), il rifacimento in atto di 5 scuole dei Tamburi con relative bonifiche, l’acquisizione delle aree demaniali (prima città in Italia), il rifinanziamento di 68 milioni di euro per il quartiere Tamburi con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma Quadro Rafforzato Regionale.
In ogni caso, continueremo ad essere vigili affinché quanto previsto dal Decreto abbia concreta e puntuale attuazione, e soprattutto, con riferimento alla questione ambientale, fa bene il Sindaco Stefàno a pretendere una maggiore certezza sui tempi da rispettare. Finalmente, comunque, è stato riconosciuto il valore strategico che Taranto assume nel Sistema-Paese. E non è affatto poco!