Taranto, Ilva: Lettera aperta ai gruisti del reparto IMA Ilva stabilimento di Taranto
Carissimi ragazzi,
Sono il papà di Francesco ZACCARIA deceduto a causa dell’incidente verificatosi il 28 Novembre 2012 in Ilva scrivo quanto di seguito in virtù della perizia tecnica eseguita sulla gru “DM5” dove Francesco si trovava quel giorno .
Pochi giorni sono trascorsi dal gravissimo incidente verificatosi presso il reparto IMA dell’ILVA , il mio pensiero è stato per tutti VOI coinvolti, ho rivissuto i momenti tragici di quel giorno.
La prima cosa che ho fatto come alcuni di Voi ben sanno, sono andato al cimitero e ho deposto un cestino di rose rosse sulla tomba di Francesco e ringraziarlo della mancata tragedia .
Ma allo stesso tempo vi invito a difendere in primis la vostra vita, la vostra dignità di uomini pretendendo di lavorare in tutta sicurezza, ricordandovi che non ci vogliono giorni o mesi , ma attimi per perdere la vita.
Vi assicuro che l’ILVA non avrebbe dovuto inventarsi i nulla per salvaguardare la vita di mio figlio Francesco, sarebbe bastato osservare tutte le precise e severe norme che riguardano le macchine sulle quali Voi operate.
Soprattutto pretendete di verificare se nel corso degli anni, tutte le parti delle macchine sono rimaste quelle in fase di progettazione. Quest’ultima omissione è stata la causa della morte di mio figlio.
Se volete morire fatelo pure, ma sappiate che i risvolti possono essere devastanti per i vostri cari.
condannate le vostre famiglie a vivere per sempre con un dolore incolmabile,oppure a dimenticarvi per proseguire una” vita serena”.
Tutto questo vale un misero stipendi o cento euro in più in busta paga?
Molti di Voi sono venuti a trovarmi in questi giorni per chiedermi consiglio, quello che posso dirvi è che nulla è cambiato dal giorno della tragedia di mio figlio, e i fatti lo dimostrano.
Tutti coloro che sono intervenuti sul posto dopo la tragedia,(vigili del fuoco, magistratura, arpa e tutte le istituzioni preposte) giustamente hanno preteso di mettere tutto in sicurezza prima di poter effettuare i rilievi del caso , quindi perché anche Voi non dovreste pretendere di lavorare in sicurezza visto che è un vostro diritto?
Circa due anni fa Vi consigliai di non mettere in pericolo la vostra vita, questo ennesimo incidente fortunatamente senza nessun “morto” , spero vi spinga a perseguire ancora con più forza che la vostra vita viene prima di tutto e tutti.
Vi ricordo inoltre che durante la cerimonia del primo anniversario di Francesco alla quale tanti di voi parteciparono lo stesso Vescovo Monsignor Santoro disse durante l’omelia di fare in modo che il sacrificio di Francesco non fosse vano e l’unico modo per tener fede a questo è pretendere i vostri diritti.
Il vostro lavorare in sicurezza, nel pretenderla a tutti i costi riscatterà la vita di Francesco e vi assicuro che renderà più lieve il dolore della mia famiglia e darà una speranza a tanti vostri altri colleghi ancora succubi di un azienda che non pensa minimamente alla salvaguardia delle loro vite.
Aggiungo inoltre che giorno 16 corrente mese all’udienza preliminare “ambiente svenduto” dove è inserito il fascicolo di Francesco alle costituzione di parte civile sono state ammesse tutte le sigle sindacali.
Fossi stato io il giudice farei costituire parte civile solo le sigle sindacali che lavorano per voi e non per il profitto dell’ azienda a spese della vostra incolumità,della vostra vita.
Oggi , dopo aver appreso dalla stampa che alcuni sindacati hanno firmato un accordo per tutelare la vostra sicurezza,vi chiedo “DI NON SALIRE” su quelle macchine . Vi chiedono di ritornare ad operare sulle gru in attesa di fantomatici controlli da effettuarsi, costoro continuano a giocare non con la loro pelle ma con la vostra VITA.
Leggere “HA VINTO IL SENSO DI RESPONSABILITA’” da parte di qualche organizzazione sindacale ancor più mi rattrista,mi chiedo dove era quel tanto sbandierato senso di responsabilità fino ad ora!
Non mi risulta che mai nessun sindacato si sia assunto responsabilità penali nemmeno di fronte a eventi tragici, spesso anche mascherati da famosi “accordi” firmati.
Mi risulta invece che TUTTI i sindacati sono stati pronti a costituirsi parte civile.
Lasciate che le chiacchiere siano le loro e la VITA la vostra..
Geneticamente sono il papà di Francesco, moralmente vi sento tutti come miei figli, ho perso un figlio per colpa di qualcuno e non per tragica fatalità, pertanto non voglio perdere altri miei figli!
Amedeo Zaccaria