Emergenza idrica in Puglia: il Molise frena sull’autonomia delle proprie risorse

L’emergenza idrica in Puglia torna ad alimentare il confronto interregionale sulla disponibilità di acqua e sulla possibilità di aumentare i trasferimenti provenienti dalle infrastrutture idriche del Molise. La situazione, aggravata dalla riduzione delle riserve e dall’incremento dei consumi, richiede valutazioni tecniche rapide per evitare ripercussioni sui centri pugliesi più esposti alle carenze.
Negli ultimi giorni è emerso che eventuali nuovi flussi dipendono dalla capacità degli invasi molisani, utilizzati per garantire l’autonomia delle comunità locali. Per questa ragione il Molise ha richiesto analisi scientifiche indipendenti prima di autorizzare qualsiasi incremento dei trasferimenti verso la Puglia, sottolineando la necessità di preservare il proprio equilibrio idrico interno.
Emergenza idrica in Puglia e richieste di maggiori forniture
La dichiarazione dello stato di emergenza in Puglia ha acceso il dibattito sulla gestione delle risorse condivise e sul possibile aumento dei volumi destinati verso i territori pugliesi più colpiti. Le autorità regionali pugliesi monitorano costantemente l’andamento degli invasi e valutano le alternative per contenere l’impatto della scarsità idrica durante i periodi più critici.
Il collegamento tra la diga del Basso Molise e quella di Occhito, infrastruttura già utilizzata in passato, potrebbe rappresentare un supporto temporaneo, ma le amministrazioni molisane chiedono garanzie tecniche prima di approvarne un uso intensificato. Per la Puglia, tale rifornimento sarebbe un elemento importante per stabilizzare il sistema e assicurare continuità ai servizi idrici essenziali.
Analisi interregionali e prospettive per i territori pugliesi
Nel prossimo incontro interregionale previsto il 18 novembre in Capitanata saranno valutate le condizioni delle reti idriche e le possibilità operative per sostenere la Puglia nella fase di emergenza. Tra le priorità rientrano la tutela degli approvvigionamenti, l’individuazione di fonti alternative e il rafforzamento delle capacità di accumulo.
Secondo gli uffici tecnici, la realizzazione di uno specifico piano di emergenza idrica consentirebbe alla Puglia di programmare con maggiore precisione interventi mirati e di attivare scenari di risposta in caso di ulteriore riduzione delle risorse disponibili. Tali misure risultano particolarmente rilevanti per i centri abitati che già registrano cali di pressione o limitazioni temporanee.
La concertazione tra Regioni sarà determinante per affrontare l’attuale emergenza idrica in Puglia e garantire un equilibrio sostenibile tra i fabbisogni locali e le disponibilità provenienti da altre aree. Le istituzioni pugliesi puntano a ottenere un quadro tecnico trasparente e aggiornato, con l’obiettivo di assicurare continuità ai servizi essenziali e proteggere il territorio da future criticità.
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