SIGILLI AD UN’AREA DI 35.000 mq: ALL’INTERNO DUE CAPANNONI CON COPERTURA IN ETERNIT
Una “VERA BOMBA ECOLOGICA”: questa l’espressione utilizzata dai tecnici durante il sopralluogo effettuato nella mattinata odierna a Massafra presso una fabbrica, oramai in disuso, di opere ed impianti idrici. I carabinieri della Stazione di Massafra, in collaborazione a personale del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPESAL) di Taranto e del servizio di igiene e sanità pubblica della ASL/TA unità operativa di Massafra, si sono recati presso la citata società, sita sulla SS. 7 “Appia”, agro di Massafra, ove hanno effettuato delle verifiche alla presenza del dirigente responsabile. Dal sopralluogo effettuato è emerso che i due capannoni presenti all’interno dell’area, adiacenti e comunicanti fra loro, dell’estensione complessiva di 6000 mq., sono interamente (sul tetto e sulle pareti) rivestiti da lastre ondulate in “ETERNIT”, che si presentano in evidente avanzato stato di degrado e con vistose rotture. Le lastre in amianto, al termine dei controlli tecnici, non sono risultate essere opportunamente trattate con idonei prodotti incapsulanti, che possano porle in condizioni di sicurezza. Le fibre di amianto, pertanto, allo stato attuale possono facilmente staccarsi dal materiale cementizio e disperdersi nell’ambiente. I militari ed tecnici intervenuti, constatato il potenziale e serio rischio per l’ambiente, nonché per la salute pubblica,hanno ritenuto necessario procedere al sequestro dell’intera area,dell’estensione di circa 35.000 mq, nonché dei capannoni anzidetti. Il legale rappresentante ed il dirigente responsabile della società sono stati denunciati per il reato di attività di gestione rifiuti non autorizzata.