Bari – Processo sulla “cupola Tedesco”, prescritti alcuni capi d’imputazione nel processo sulla sanità pugliese
Sono stati prescritti 23 dei 25 capi d’imputazione contestati agli imputati del processo per la presunta malagestione della sanità pugliese, tra cui spicca il nome di Alberto Tedesco, ex senatore del Partito Democratico ed ex assessore regionale alla sanità con Vendola Presidente. La procura non ha ancora ufficializzato l’istanza a non procedere per prescrizione, lo farà nella prossima udienza prevista per il 10 Gennaio 2017. Gli unici reati che continueranno ad essere contestati dalla procura a dieci imputati sono di associazione per delinquere e concussione, per un episodio risalente al 2009. Secondo la Procura Tedesco faceva parte di “una rete in grado di controllare forniture e gare di appalto che venivano illecitamente pilotate verso imprese facenti capo ad imprenditori collegati da interessi familiari ed economici con i referenti politici e che erano in grado di controllare rilevanti pacchetti di voti elettorali da dirottare verso Tedesco in occasione delle competizioni elettorali”. Tra i beneficiari della prescrizione c’è anche Lea Cosentino, ex DG dell’Asl di Bari. I reati prescritti sono di: abuso d’ufficio, corruzione, falso, turbativa d’asta, truffa, peculato e rivelazione del segreto d’ufficio. A Gennaio sarà ascoltato dall’accusa, rappresentata dall’aggiunto Lino Giorgio Bruno e dal pm Luciana Silvestris, anche Giampaolo Tarantini, il cui nome compare in diverse vicende riguardo rapporti poco chiari tra politica e privati. Tedesco è stato ai domiciliari per 12 giorni nel 2013, alla scadenza del suo mandato come senatore, dopo che per ben due volte la Camera d’appartenenza bocciò l’istanza a procedere.