Taranto – Costretto in sedia a rotelle, ma per l’Inps è “poco” invalido. La storia di Marco
Marco I., classe 1967, celibe, disoccupato, originario della Provincia di Cuneo ma residente nella Provincia di Taranto, si è rivolto all’Associazione Agitalia per una pratica di invalidità civile contro l’Inps. E’ proprio Agitalia a metterci a conoscenza della sua storia, con una nota.
Segnatamente al Sig. Marco, nel 2001, è stata diagnosticata per la prima volta una grave malattia neurologica, purtroppo oggi sempre più diffusa : la sclerosi multipla.
Da allora per l’uomo è iniziato il lungo “calvario” non solo medico ma anche legale per il riconoscimento dell’invalidità civile.
La patologia infatti se in un primo momento si è manifestata in modo “latente” con sintomi temporanei, con il passare degli anni è andata sempre più progredendo ed annichilendo il fisico dell’uomo che da alcuni mesi è costretto su una sedia a rotelle.
L’ultima Commissione medica Inps adita, a seguito di pratica di aggravamento della patologia, ha riconosciuto all’uomo una percentuale di invalidità pari al 70% ai sensi del D.M. 05/02/1992 con diagnosi “sclerosi multipla con compromissione della mobilità degli arti inferiori”.
Eppure l’uomo è costretto su una sedia a rotelle accompagnato dalla sorella.
Avverso il verbale definitivo dell’Inps, l’Agitalia proporrà all’A.G. competente accertamento tecnico preventivo al fine di far ottenere al malcapitato una invalidità del 100% oltre l’accompagno ovvero, quantomeno, l’assegno di invalidità che, nel caso di specie, scatta con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% in relazione al reddito molto basso della donna.