“Tuteliamo le imprese e i lavoratori tarantini”
I Verdi di Taranto sostengono lo sciopero degli autotrasportatori: “E’ scandaloso che non vengano tutelate le imprese locali neanche da un’azienda di Stato qual è l’ENI”
“Come Verdi Taranto segnaliamo come ancora una volta una multinazionale e, per di più partecipata dallo Stato, abbia deciso di non avvalersi delle ditte locali per i servizi a supporto del suo business. Com’è noto, dal primo giugno le attività di trasporto dei prodotti petroliferi e quelle relative alla logistica nell’area retroportuale – un business da milioni di euro – saranno commissionate a Gavio e Bertani, dunque a ditte del nord, al posto di quelle tarantine alle quali finora erano state affidate. I camionisti e le loro famiglie stanno dunque protestando e con buona ragione”. La sezione tarantina de “I Verdi”, come si evince dalle parole della nota stampa, si schiera a favore della protesta degli autotrasportatori. Ma gli ambientalisti tarantini spiegano anche i motivi per i quali sostengono la protesta: “Non è normale e sembra anche privo di razionalità economica che si privi il sistema locale delle imprese di un giro di affari così significativo in un periodo di crisi e in un’area dove la crisi economica è ultradecennale. Non è normale ed è anzi scandaloso che non vengano tutelate le imprese locali neanche da un’azienda di Stato qual è l’ENI. Come Verdi Taranto ci chiediamo se questo sia il nuovo che avanza, se questa sia l’attenzione al Mezzogiorno e a Taranto che vuole riservare il governo Renzi. A noi toccano le produzioni “sporche”, ma non certo i profitti, a noi tocca la libertà di impresa, ma senza le opportunità necessarie perché tutto è etero diretto a vantaggio di lobby esterne”. Molto dure le parole finali del comunicato: “Duecento camionisti perderanno il lavoro. La politica locale e nazionale ha speso tante parole per difendere i posti di lavori dell’ILVA, ma non ha agito né per loro e tanto meno per questi 200 lavoratori, per quelli della Vestas, di Isola verde e di altre imprese a rischio. Chiediamo alle istituzioni locali e nazioni di tutelare tutte le imprese e i lavoratori del tarantino e che sia garantita la possibilità di fare impresa nel nostro territorio”.