Grano in crisi in Puglia: Coldiretti denuncia crollo dei prezzi a Foggia
Il grano in crisi in Puglia subisce un nuovo colpo: il prezzo del frumento è sceso di ulteriori 5 euro a tonnellata, toccando quota 300 euro. Coldiretti Puglia lancia l’allarme e chiede l’attivazione urgente di un tavolo di crisi per affrontare una situazione che mette in ginocchio la cerealicoltura regionale, aggravata da siccità e importazioni estere.
Prezzo del grano in calo: agricoltori in difficoltà
La crisi del grano in Puglia colpisce duramente la provincia di Foggia, storicamente il cuore cerealicolo d’Italia. I produttori locali si trovano costretti a vendere il raccolto a prezzi non remunerativi, mentre aumentano i costi di irrigazione e lavorazione causati dal clima siccitoso.
“Abbiamo chiesto più volte all’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, la convocazione urgente del tavolo di crisi. Ora è indispensabile agire, perché il comparto cerealicolo è in ginocchio,” ha dichiarato Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.
Importazioni selvagge e clima estremo aggravano la crisi del grano in Puglia
Secondo Coldiretti, uno dei fattori scatenanti del crollo dei prezzi è l’aumento delle importazioni di grano dall’estero. Nel primo semestre del 2025 sono arrivate in Italia quasi 800mila tonnellate di grano duro dal Canada, con un aumento del +104% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Il boom di grano straniero durante la raccolta nazionale fa crollare i prezzi interni. È una dinamica ricorrente che va regolata,” ha commentato Pietro Piccioni, direttore Coldiretti Puglia.
Il raccolto 2025 mostra quantità inferiori alla media ma una qualità complessivamente buona. Le stime Coldiretti-Cai indicano una produzione nazionale di 3,7 milioni di tonnellate di grano duro e meno di 2,5 milioni per il tenero. In Puglia, la siccità ha fatto crollare la produzione di almeno il 20%, con Foggia tra le province più colpite.
Ulteriori criticità derivano dall’uso di fitofarmaci vietati in Europa, come il glifosato, utilizzato in fase pre-raccolta in alcuni Paesi esportatori, tra cui il Canada.
Appello Coldiretti: “Convocare subito il tavolo di crisi”
Nonostante la qualità del prodotto, i prezzi pagati agli agricoltori restano bassi: secondo Coldiretti su dati Ismea, il valore del grano duro è diminuito del 13% rispetto a giugno 2024. “È necessario tutelare i produttori locali e valorizzare il grano pugliese con filiere certificate e controlli più rigorosi sulle importazioni,” ha sottolineato Cavallo.
La Coldiretti sollecita la Regione Puglia ad attivare al più presto un confronto con tutte le parti della filiera: agricoltori, stoccatori, trasformatori e istituzioni, per individuare misure strutturali e salvare la campagna in corso.
La convocazione del tavolo di crisi rappresenterebbe un segnale concreto per il settore cerealicolo pugliese. Le prossime settimane saranno decisive per definire interventi urgenti e garantire la sostenibilità economica della produzione locale di grano duro.
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