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Pratiche sleali olio Puglia: Coldiretti avvia una task force di controllo

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Pratiche sleali olio Puglia – Il settore olivicolo regionale segnala nuove criticità legate a contratti al ribasso che, secondo Coldiretti Puglia, stanno mettendo sotto pressione il mercato dell’olio extravergine nazionale. L’organizzazione agricola conferma la creazione di una task force contro le pratiche commerciali scorrette e chiede interventi immediati agli enti di controllo competenti.

Il comparto, già condizionato da massicce importazioni di olio dall’estero, inclusi prodotti extra-Ue, denuncia un rischio crescente di compressione dei prezzi alla produzione italiana, con effetti potenzialmente gravi sulla sostenibilità economica delle imprese.

Pratiche sleali olio Puglia e impatto sul mercato nazionale

Secondo Coldiretti Puglia e il Consorzio del settore olivicolo, le pratiche sleali nel mercato dell’olio stanno compromettendo la corretta remunerazione dei produttori. Le associazioni segnalano che l’ingresso di grandi quantità di oli stranieri sul mercato interno può alterare artificialmente i valori di riferimento, riducendo i margini per le aziende locali.

Le organizzazioni di categoria ribadiscono che l’olio extravergine italiano ha un valore determinato dalla qualità, dalla tracciabilità e dalla specificità delle oltre 500 varietà autoctone presenti nel Paese. Da qui la richiesta di maggiore trasparenza, controlli più incisivi e tutela dell’origine in etichetta.

Le richieste di Coldiretti: cabina di regia e verifiche straordinarie

Per contrastare le pratiche sleali olio Puglia, Coldiretti e il Consorzio propongono tre azioni urgenti:

  • Attivazione di una Cabina di Regia straordinaria con il coinvolgimento di tutte le autorità competenti, così da coordinare controlli e accertamenti in modo uniforme.
  • Piano straordinario di verifiche nei porti e nei principali punti di ingresso, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, per accertare l’origine reale dei prodotti e il rispetto dei limiti europei sui residui fitosanitari.
  • Monitoraggio dei contratti futures nelle principali Borse Merci, al fine di rilevare eventuali manovre speculative o irregolarità legate all’origine dell’olio commercializzato.

Le associazioni evidenziano come la tutela del settore non rappresenti solo un’esigenza economica, ma anche sociale, poiché la filiera olivicolo–olearia garantisce occupazione, presidio del territorio e salvaguardia della biodiversità.

Situazione delle giacenze e prospettive future

Secondo i dati forniti dal comparto, le giacenze di olio italiano risultavano già esaurite alla fine di settembre e, a fine ottobre, continuavano a mantenersi su livelli minimi storici. Questo scenario rende ancora più urgente un rafforzamento dei controlli europei, una tracciabilità completa e regole che premino la qualità dei prodotti.

Nel prossimo periodo sono attesi aggiornamenti sugli interventi istituzionali richiesti dal settore, mentre la task force avviata da Coldiretti continuerà a monitorare il mercato per individuare tempestivamente eventuali irregolarità.

Redazione Pugliapress

PugliaPress Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000 redazione@pugliapress.it direttore@pugliapress.it

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