Frodi alimentari: Coldiretti Puglia plaude al sequestro della falsa passata al porto di Brindisi
Il sequestro di 42 tonnellate di derivati del pomodoro al porto di Brindisi ha riportato l’attenzione sul tema delle frodi alimentari. Le autorità hanno scoperto prodotti etichettati come italiani ma di presunta origine extraeuropea. L’intervento ha ricevuto il plauso di Coldiretti Puglia, impegnata da tempo nella tutela del Made in Italy.
Controlli intensificati contro le frodi alimentari
Gli ispettori hanno individuato centinaia di fusti di semilavorati di pomodoro. I carichi arrivavano dalla Bulgaria e dalla Grecia. Le confezioni riportavano indicazioni che suggerivano una falsa origine italiana.
Le verifiche hanno coinvolto l’Ispettorato Repressione Frodi, l’Agenzia delle Dogane e i finanzieri presenti nell’area portuale. I controlli rientrano in una strategia che vuole bloccare l’ingresso di merce non conforme e proteggere la filiera nazionale.
Frodi alimentari e tutela del Made in Italy
Coldiretti Puglia ha espresso soddisfazione per il risultato dell’operazione. L’associazione continua a denunciare i rischi legati ai prodotti stranieri spacciati per italiani. Nei porti di Bari e Salerno sono frequenti le iniziative di sensibilizzazione e verifica. Durante le attività, gli agricoltori rilanciano spesso lo slogan “No fake in Italy” per chiedere norme più chiare sull’origine degli alimenti.
Analisi internazionali indicano un calo delle esportazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina verso l’Italia. La riduzione sembra legata ai controlli più severi e alla maggiore attenzione sulla trasparenza delle etichette.
Impatto sul settore agroalimentare locale
La Puglia è un punto di riferimento per la produzione di salsa nel Mezzogiorno. Migliaia di produttori lavorano ogni anno ettari dedicati al pomodoro.
Le frodi alimentari danneggiano la competitività delle imprese agricole locali. I costi di produzione e gli effetti dei cambiamenti climatici rendono il settore sempre più fragile. Per questo le organizzazioni agricole chiedono un sistema di etichettatura obbligatorio e uniforme a livello europeo. Norme più chiare aiuterebbero consumatori e produttori e garantirebbero una concorrenza leale.
Conclusione
Il sequestro avvenuto a Brindisi rappresenta un passo importante nella lotta contro le frodi alimentari. Le attività di controllo proseguiranno per aumentare la trasparenza della filiera e tutelare il Made in Italy.
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