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Scoperto presunto voto di scambio a Modugno, indagato anche il sindaco

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È in corso un’inchiesta sul presunto voto di scambio a Modugno, che ha portato all’arresto di sei persone, tra cui un assessore comunale e due consiglieri. L’indagine, condotta dalla Procura della Repubblica, mira a chiarire i rapporti tra alcuni esponenti politici locali e la criminalità organizzata. Il sindaco risulta tra gli indagati, ma non è destinatario di misure cautelari.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli arrestati avrebbero ottenuto numerosi duplicati di certificati elettorali senza le firme necessarie, in cambio di voti promessi da soggetti legati al clan Parisi. Le autorità stanno ascoltando diverse persone informate sui fatti per accertare la portata del presunto accordo.

Indagini sul presunto voto di scambio a Modugno

Le indagini sul voto di scambio a Modugno riguardano la tornata elettorale del 2020. Dalle risultanze investigative emergerebbe che un candidato, poi eletto al Consiglio comunale, avrebbe acquistato voti da appartenenti al clan Parisi in cambio di denaro e favori. Nel corso del ballottaggio, lo stesso esponente politico avrebbe inoltre promesso un’assunzione a un affiliato del clan, ottenendo in cambio ulteriori preferenze per il candidato sindaco.

Le forze dell’ordine avrebbero documentato incontri, scambi di messaggi e relazioni riconducibili a un tentativo di condizionamento del voto popolare. L’inchiesta è stata avviata dopo alcune segnalazioni e verifiche sui flussi elettorali anomali.

Nuovi sviluppi e prospettive dell’inchiesta

Tra gli indagati figurano anche cinque persone che avrebbero partecipato a un incontro in un’abitazione riconducibile a un esponente del clan Parisi, per discutere presunti accordi in vista delle elezioni europee del 2024. Gli investigatori stanno valutando ulteriori elementi e non escludono nuovi sviluppi. La Procura prosegue l’attività di analisi dei documenti e delle testimonianze raccolte, mentre il Comune di Modugno ha espresso piena fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine.

Redazione Pugliapress

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