Incendio doloso Ruvo di Puglia: villaggio dell’accoglienza distrutto
Un incendio doloso a Ruvo di Puglia, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 maggio, ha completamente distrutto un immobile confiscato alla mafia. La struttura, in fase di riqualificazione, si trovava sulla strada per Bisceglie e avrebbe dovuto ospitare il nuovo Villaggio dell’Accoglienza per braccianti agricoli stagionali.
Incendio doloso Ruvo di Puglia: un attacco alla legalità
L’edificio, parte di un progetto cofinanziato dal Comune e dalla Regione Puglia, rappresentava un segno tangibile di legalità e recupero civile. Il sindaco Pasquale Chieco ha dichiarato: «Un misto di rabbia e frustrazione durante il sopralluogo. Quel bene era destinato all’accoglienza, e rappresentava per noi un progetto qualificante».
Il Comune di Ruvo di Puglia ha ribadito l’intenzione di proseguire i lavori, nonostante i danni gravi alla struttura. Il progetto del Villaggio dell’Accoglienza è stato ideato per offrire dignità e condizioni adeguate ai lavoratori migranti.
Avviso Pubblico e la reazione all’incendio doloso Ruvo di Puglia
Tra i primi a esprimere solidarietà, Michele Abbaticchio, vicepresidente di Avviso Pubblico: «Conoscendo Pasquale, non sarà questo incendio a fermare il progetto». Anche i sindaci di Corato, Monte Sant’Angelo e Cellamare si sono uniti nel condannare l’atto e nel promuovere l’immediata ricerca di nuovi finanziamenti.
Corrado de Benedittis ha affermato: «Eventi simili confermano che colpire i beni mafiosi ha un impatto forte». Il progetto resta attivo con l’appoggio della Regione Puglia.
Prospettive: ricostruire dopo l’attacco
L’incendio doloso a Ruvo di Puglia non fermerà l’opera di riqualificazione. Il Comune punta a completare l’allestimento del Villaggio dell’Accoglienza, simbolo di riscatto civile e integrazione, con il sostegno delle istituzioni regionali e della rete nazionale contro le mafie.
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