Il mare agitato fa un’altra vittima a Margherita di Savoia. Salvati in extremis due fratelli nel leccese.

Nonostante la forza poderosa del Maestrale, anche questa domenica c’è stato chi ha voluto saggiarne la potenza -. Si temeva potesse accadere, viste le previsioni, e puntualmente è accaduto. Ancora una volta, come accaduto purtroppo lo scorso fine settimana, c’è da registrare una vittima, nuovamente a Margherita di Savoia, nella provincia Bat.
Per ironia della sorte, si tratta nuovamente di una persona di origine rumena, ma residente in Italia, un bagnante di 45 anni. Nonostante l’arrivo dell’elisoccorso dall’ospedale di Foggia, non è stato possibile compiere con successo le manovre di rianimazione prima di effettuare il trasferimento. Lo scorso fine settimana aveva perso la vita, sullo stesso litorale, un ragazzo di soli 13 anni, Manuel Sandu.
Molti km più a sud, a San Cataldo, marina di Lecce, si è rischiata una tragedia familiare, se non fosse stato per la prontezza e la bravura di due giovani bagnini del Lido “York”.
Protagonista, anche in questo caso, una famiglia rumena, a dimostrazione del fatto che forse, il non essere nativi del luogo, implica anche una minore conoscenza delle insidie del mare, ed in particolare dell’Adriatico in burrasca. Tanto è vero che era stata proprio la titolare del lido, tramite autoparlante, a disincentivare poco prima le persone dall’entrare in acqua in una giornata del genere.
Invece è accaduto che una giovane di 23 anni, si è trovata in difficoltà nelle onde. Si sono accorti della situazione il fratello quindicenne ed il padre, che sono corsi in suo aiuto, ma presto anche il ragazzo è andato in balia delle onde.
E’ stato a quel punto provvidenziale l’intervento dei due giovani bagnini, Michele e Gianmarco i quali, salvagente in mano, si sono divisi il lavoro di recupero. Non senza difficoltà neanche per loro, sono andati in soccorso dei due fratelli, compiendo con successo l’operazione e iniziando anche, una volta guadagnata la riva, le manovre di rianimazione a beneficio dei due, che avevano ingoiato molta acqua, e che sono stati in seguito trasportati, in codice rosso, nel reparto di Rianimazione del “Fazzi”.
Davvero inopportuno, quindi, del tutto gratuito, far compiere queste imprese ai bagnini in giornate in cui il mare dovrebbe restare off limits. Per tutti.




