Libri scolastici pagati in busta paga: iniziativa solidale a Canosa di Puglia
Un’azienda pugliese ha deciso di sostenere le famiglie dei propri dipendenti erogando direttamente in busta paga i soldi per i libri scolastici. L’iniziativa, partita a Canosa di Puglia, si rivolge ai lavoratori con figli iscritti alle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’anno scolastico 2025/2026.
Iniziativa per sostenere i libri scolastici
Il progetto prevede l’erogazione di un bonus finalizzato a coprire le spese dei testi scolastici, una voce di bilancio che ogni anno incide sensibilmente sui bilanci familiari. La misura sarà riconosciuta direttamente all’interno della retribuzione mensile, garantendo un sostegno immediato e concreto.
Secondo quanto comunicato dall’azienda promotrice, l’idea nasce dalla volontà di rafforzare il legame tra mondo del lavoro e istruzione, offrendo un esempio di responsabilità sociale d’impresa. L’iniziativa si distingue come modello innovativo di welfare aziendale, in grado di coniugare produttività e sostegno alle famiglie.
Reazioni e significato simbolico
Il Ministero dell’Istruzione ha accolto positivamente la notizia, sottolineando il valore di un intervento che unisce solidarietà e cultura. Il progetto è stato dedicato alla memoria di un giovane migrante del Mali, trovato senza vita durante una traversata del Mediterraneo. Nelle sue tasche venne rinvenuta una pagella scolastica, simbolo universale di speranza e desiderio di istruzione.
“Quel segno di dignità e aspirazione – è stato spiegato dai promotori – rappresenta la fonte di ispirazione per un’iniziativa che lega memoria, solidarietà e futuro”. Una scelta che conferisce all’intervento non solo valore economico, ma anche una forte valenza etica e culturale.
Prospettive future
L’iniziativa sui libri scolastici a Canosa di Puglia potrebbe aprire la strada ad altri esempi simili in tutto il territorio nazionale. L’obiettivo dichiarato è incoraggiare una cultura aziendale più attenta al benessere delle famiglie, con progetti che possano rafforzare il diritto allo studio e alleggerire i costi per i genitori.
Il riconoscimento istituzionale e il coinvolgimento della comunità rendono questa misura un potenziale punto di riferimento per le politiche di welfare aziendale in Italia.
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