Xylella a Conversano: salvi agrumi e frutteti vicino agli ulivi infetti
A Conversano sono stati risparmiati dall’espianto agrumi, peschi, albicocchi e susini. Gli alberi si trovano entro 50 metri dai tre ulivi risultati infetti da Xylella a Conversano. Lo ha annunciato Coldiretti Puglia dopo la determina della Regione con le misure obbligatorie.
I tre ulivi infetti saranno rimossi come previsto dal protocollo. Tuttavia, le piante da frutto non saranno abbattute, poiché non sono sensibili al genotipo ST53 del batterio. La misura rientra nelle azioni di contenimento e prevenzione attivate dalla Regione Puglia.
Impatti della Xylella sull’economia e sull’olivicoltura
La Xylella fastidiosa rappresenta una minaccia grave per l’agricoltura pugliese. Dal 2013, secondo Coldiretti, sono andate perse circa 600mila giornate lavorative. I danni economici stimati raggiungono quasi 3 miliardi di euro, principalmente a causa del crollo nella produzione di olio extravergine di oliva. Anche turismo e paesaggio ne risentono.
“La Xylella è un problema nazionale, oltre che regionale ed europeo”, ha affermato il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia Cavallo. “La malattia avanza verso nord. Servono eradicazioni tempestive e un nuovo piano per la rigenerazione delle aree colpite.”
Il primo piano, finanziato con 300 milioni di euro, ha escluso 115mila ettari. Coldiretti chiede l’intervento delle istituzioni regionali, nazionali ed europee per una risposta coordinata ed efficace.
Xylella a Conversano: soluzioni per la ripresa agricola
Per aiutare le imprese danneggiate, Coldiretti, UNAPROL e CAI hanno creato un polo specialistico antixylella. Il progetto supporta la realizzazione di nuovi impianti con varietà resistenti come Leccino, Lecciana, FS17 e Leccio del Corno. Gli oliveti vengono gestiti con tecnologie moderne e approcci sostenibili.
Sono disponibili piante certificate resistenti, mezzi tecnici, consulenza agronomica e assistenza per accedere ai finanziamenti”, ha spiegato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia. “Puntiamo a ricostruire la più grande fabbrica green del Sud Italia.”
Finora sono stati reimpiantati poco più di 3 milioni di ulivi. Ne restano da sostituire circa 18 milioni. In provincia di Lecce si è registrato un crollo del 75% della produzione. A Brindisi e Taranto i cali sono rispettivamente del 30% e del 15%.
La vicenda di Xylella a Conversano dimostra l’urgenza di nuovi interventi. Il territorio ha bisogno di un secondo piano di rigenerazione. Solo così si potrà rilanciare un settore cruciale per l’economia e il paesaggio pugliese.
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