La Puglia è la terza regione in Italia per malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI), come colite ulcerosa e malattia di Crohn, che colpiscono oltre 250.000 persone nel Paese. Si tratta di patologie croniche complesse, caratterizzate da un andamento con due picchi di incidenza – il primo sotto i 40 anni e il secondo tra i 60 e i 70 – e da possibili manifestazioni extra-intestinali che coinvolgono articolazioni, cute, occhi e fegato. Senza una diagnosi precoce e una gestione integrata, le MICI possono compromettere significativamente la qualità della vita dei pazienti, influendo su lavoro, relazioni sociali e salute mentale.
Un polo di eccellenza per la cura delle MICI in Puglia
Per potenziare la formazione dei giovani specialisti, oggi e domani si svolge a Bari una Academy dedicata alle malattie infiammatorie croniche intestinali, promossa dalla Gastroenterologia Universitaria dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria del Policlinico di Bari. Il centro, che segue oltre 3.000 pazienti con il supporto di un’équipe multidisciplinare di dieci professionisti, è riconosciuto come punto di riferimento europeo per la diagnosi, la ricerca e la gestione clinica delle MICI.
Durante le due giornate formative, i giovani gastroenterologi provenienti da tutta la regione prenderanno parte ad attività ambulatoriali, di reparto e infusionali, oltre ad assistere all’esecuzione di esami ad alta tecnologia come ecografia intestinale ed endoscopia. Sono previste anche sessioni di confronto su casi clinici complessi per rafforzare il lavoro in team multidisciplinare.
Formazione e ricerca al centro dell’eccellenza
“Una diagnosi tempestiva e una presa in carico multidisciplinare sono essenziali per garantire una buona qualità di vita ai pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali”, spiega Mariabeatrice Principi, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Digerente dell’Università di Bari ‘Aldo Moro’. “Nel nostro Centro seguiamo oltre 3.000 pazienti, di cui più di 1.000 trattati con terapie biotecnologiche, e offriamo supporto psicologico e nutrizionale per migliorare il benessere complessivo”.
La colite ulcerosa e la malattia di Crohn sono infiammazioni croniche del tratto gastrointestinale che possono provocare diarrea, dolore addominale, sanguinamento e perdita di peso, ma anche complicanze sistemiche. L’obiettivo dei trattamenti è la remissione profonda della malattia, prevenendo il danno intestinale e riducendo il rischio oncologico, che nelle MICI può raggiungere il 20% nei pazienti con lunga storia clinica.
“Nel nostro Centro – aggiunge Principi – collaborano gastroenterologi, radiologi, chirurghi, infettivologi, reumatologi, dermatologi, oncologi, ginecologi, nutrizionisti e psicologi, insieme a infermieri dedicati. Questo approccio integrato consente una presa in carico globale del paziente e favorisce la continuità terapeutica. Inoltre, l’attività assistenziale è affiancata dalla ricerca clinica, che permette di accedere a studi sperimentali con farmaci innovativi”.
Academy e formazione per un futuro migliore
La gestione formativa dell’Academy sulle malattie infiammatorie croniche intestinali è curata dalla prof.ssa Principi con la collaborazione delle dottoresse Antonella Contaldo, Paola Dell’Aquila, Ilaria Ditonno e Diletta Lavigna, insieme alle nurse Teresa Sanità e Patrizia Poliseno e alla data entry Valeria Suriano.
Il progetto è sostenuto da Celltrion Healthcare, azienda sudcoreana impegnata nella diffusione delle best practice dei centri italiani di eccellenza e nella promozione di percorsi di formazione qualificata e condivisa.
“La formazione è la chiave per migliorare la qualità delle cure e garantire un futuro migliore ai pazienti affetti da queste patologie croniche”, conclude la prof.ssa Principi.
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