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Pesce senza tracciabilità sequestrati 3 quintali a Barletta

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Maxi sequestro di pesce senza tracciabilità a Barletta. Oltre tre quintali di prodotto ittico sono stati intercettati dalla Guardia Costiera nella notte tra il 5 e 6 giugno. Il controllo, parte di un’operazione contro la vendita irregolare, ha portato anche a sanzioni per 1.500 euro a carico di un operatore già noto alle forze dell’ordine.

Il pesce era stipato in un automezzo gommato, privo di documentazione obbligatoria. L’operazione rientra nelle azioni di contrasto alla distribuzione di alimenti non conformi alla normativa sulla sicurezza e tracciabilità.

Controlli intensificati sul pesce senza tracciabilità

Il sequestro del pesce senza tracciabilità è avvenuto durante controlli notturni disposti dalla Capitaneria di Porto di Barletta. Il personale, dopo pedinamenti e osservazioni mirate, ha fermato un veicolo sospetto in sosta. Al suo interno, oltre 300 kg di prodotto ittico di varia natura, privo di etichette, bolle o documenti idonei.

Le autorità hanno applicato sanzioni amministrative per un totale di 1.500 euro, disponendo il sequestro immediato della merce. L’operatore è stato segnalato alle autorità competenti per ulteriori accertamenti.

Queste azioni si inseriscono in un piano più ampio di lotta alla pesca e distribuzione illegale, coordinato dalla Direzione Marittima di Bari e dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto. Guarda il sito ufficiale della Guardia Costiera per maggiori informazioni.

Tutela del consumatore e sicurezza alimentare

La vendita di pesce senza tracciabilità rappresenta un pericolo concreto per i consumatori. In assenza di etichette che ne garantiscano provenienza, freschezza e conformità sanitaria, i prodotti possono essere inadatti al consumo umano.

«Le operazioni proseguiranno nelle prossime settimane» – comunicano dalla Capitaneria – «specialmente nel periodo estivo, in cui cresce il rischio di immissione sul mercato di prodotti irregolari». Le attività intendono tutelare sia il consumatore finale, sia gli operatori onesti del settore ittico.

Per approfondimenti sulla normativa sulla tracciabilità, si rimanda alla pagina del Ministero della Salute.

L’operazione di Barletta dimostra l’attenzione crescente verso la sicurezza alimentare e il contrasto alle filiere illecite. Per altri casi analoghi in Puglia, leggi anche il nostro approfondimento su prodotti ittici sequestrati a Bari.

Redazione Pugliapress

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