Lecce- Il teatro Apollo nei disegni dell’Archivio Storico Comunale di Lecce.
Avremmo potuto raccontare in molti modi la storia del teatro Apollo, di certo non un capolavoro di architettura sottolineiamolo subito, questa volta però si è deciso di farlo diversamente. E’ accaduto spesso che un edificio sia stato assimilato ad una nave forse perché per forma la rievocava ma più spesso ancora perché come la seconda si ritiene che esso compia un viaggio. La suggestione di un cammino tanto più se nel tempo ha il sapore, l’odore, l’immagine, a tratti sbiadita, dei segni lasciati dagli uomini. In questo senso le immagini anzi i disegni custoditi presso l’Archivio Storico Comunale di Lecce (A.S.C.L.) diventano curiose istantanee d’altri tempi da cui è possibile ricostruire i passi fondamentali della storia dell’edificio. Si tratta in sostanza di una serie di disegni diversi per supporto, formato e scala dai quali emergono anche dettagli architettonici che non furono realizzati. Nel primo disegno
(immagine 1) è rappresentato quello che in gergo è l’inquadramento della zona con una parte del “Castello”, dell’”Istituto Scolastico” (O. G. Costa) e delle “Case Operaie” che furono abbattute per realizzare il teatro; a tratteggio l’intera area che sarebbe stata occupata dall’Apollo. Siamo agli inizi del Novecento. Ben quattro tavole sono invece riservate ai prospetti; di queste, due
(immagini 5 e 6) riguardano la facciata verso l’attuale via Salvatore Trinchese, una è relativa al grande prospetto principale (immagine 8) e le ultime (immagini 3 e 4) sono quelle con la facciata verso l’attuale negozio Zara.
Il prospetto principale (immagine 8) reca in basso la firma del committente e costruttore “Vincenzo Cappello fu Carmelo” ed è diverso da quello che sarebbe stato effettivamente realizzato. Manca infatti l’intero piano attico riccamente decorato e così pure differenze si rivelano nella decorazione di quella sorta di mezzanino collocato sopra le porte principali di accesso al teatro. Il prospetto laterale (immagine 5), riferibile al progetto da cui è tratto il prospetto precedente (immagine 8), è suddivisibile in tre parti in quanto alle coperture (con al centro la grande calotta ribassata sopra la sala); la parte inferiore è invece scandita da quattro paraste doppie a tutta altezza distribuite secondo un ritmo A-B-A con la campata centrale più larga. Risalente al 1926 è invece l’ultimo prospetto (immagine 6) in cui l’edificio appare come un lungo volume che verso via S. Trinchese presenta un portico a colonne (non realizzato) su cui è una loggia a cielo. La successione delle tavole si completa poi con due planimetrie (immagini 2 e 7) in cui sono visibili la sala, il palcoscenico, i camerini, il foyer, etc. Le immagini di seguito descritte sono state numerate secondo l’ordine di rinvenimento all’interno della busta 182; categoria V, classe 1, fascicolo 1. Si ringraziano per la collaborazione la responsabile, dott.ssa Concetta Caruso, ed il personale dell’A.S.C.L.: Giuseppina Guido e Vito Rizzo.
Descrizione generale.
La busta (n°. 182; categoria V, classe 1, fascicolo 1) contiene un solo fascicolo che, avente per oggetto “Teatro Apollo”, è composto da sei interni. In particolare le immagini sono contenute rispettivamente negli interni: n°. 2 (la 1 e la 10) e n°. 6 (dalla 2 alla 9).
Collocata nell’interno n°. 2, il frontespizio riporta su quattro righe di testo manoscritto a lapis rosso: “1910 – 1934 / Concessione / Teatro Apollo / Pratica amministrativa”.
Dimensioni (cm) b x h:
53.6 x 39.2.
Datazione:
senza data ma probabilmente 1911.
Oggetto:
inquadramento urbano (rappresentazione dell’area attorno al teatro erigendo).
Descrizione:
disegno su cartoncino, con una linea tratteggiata a china rossa è segnato l’ingombro del futuro teatro; a china nera e grigia gli ingombri degli edifici preesistenti, a china nera e verde le zone a giardino o non edificate; a lapis, schizzi probabilmente relativi al successivo ampliamento (1926), un piccolo giardino a ridosso della proprietà “Andriani” per regolarizzare lo spazio antistante la facciata principale del teatro; a lapis rossa l’indicazione manoscritta della scala grafica “Scala 1/500” collocata in basso quasi al centro del disegno, a sinistra in basso, in verticale, a lapis si legge l’indicazione manoscritta della scala grafica del disegno: “1 / 500”. A lapis, a stampatello maiuscolo, le lettere “A”, “B”, “C”, “D”, distribuite in senso antiorario, identificano i vertici di un rettangolo, con campeggiatura approssimativa, interno all’area destinata al teatro; a china nera sono riportati i marciapiedi e, in corsivo, i nomi delle strade e piazza delimitanti il progetto: “Via Salvatore Trinchese”, “Viale F. Cavallotti”, “Piazza Castromediano” e quindi le preesistenze edilizie: “Castello”, “Politeama”; “Andriani”, “Case Operaie”, “Edificio Scolastico”.
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta su tre righe di testo manoscritto a lapis rosso: “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”
Dimensioni (cm) b x h:
54 x 81.
Datazione:
senza data ma probabilmente 1911.
Oggetto:
planimetria del teatro, non è indicata la quota di sezione: visibile il palcoscenico, la sala, il vestibolo, l’atrio, etc.
Descrizione:
disegno su cartoncino, a china nera (il pieno di una parte dei muri sezionati); a china gialla (il pieno di una parte dei muri interni sezionati, quelli cioè relativi ai palchi e loro struttura; vani di porta verso l’esterno collocati sui lati lunghi dell’edificio); a china grigia (il pieno di una parte dei muri in corrispondenza della facciata principale plausibilmente si tratta di murature non sezionate); a china rossa, a stampatello maiuscolo, (le lettere della legenda e quelle all’interno di scale e singoli ambienti); a china blu, in corsivo, (il testo della legenda); a lapis (quote). A sinistra, al centro, una marca da bollo da Lire due con il volto di “Umberto I. Re d’Italia” (a stampatello), timbro ad inchiostro nero di cui è leggibile in parte solo “Lecce”; probabilmente, per analogia con gli altri casi qui di seguito esposti, potrebbe essere il timbro dell’Ufficio del Registro di Lecce, nella parte centrale è la data poco leggibile su tre righe: “12 / … / 911”.
In alto, al centro della scena, a china nera, a stampatello maiscolo: “Pianta”;
al centro, lungo l’asse longitudinale, le file delle poltrone (queste ultime non disegnate) sono numerate da 1 a 14, a china nera, partendo da quella più vicina al palco;
a destra, al centro circa della metà inferiore, la legenda con lettere a stampatello maiuscolo dalla “A” alla “O”, a china rossa, testo della legenda in corsivo blu:
A Ingressi alle scale dei palchi
B Una delle scale di accesso ai palchi
di 1a fila (quella a sinistra non è sta_
ta tracciata onde far vedere quella di
accesso dalla 1a alla 2a fila)
C Una delle scale di accesso dalla 1a al_
la 2a fila di palchi (altra simile a
sinistra)
D Scale di accesso all’anfiteatro
E Corridoi
F Platea
G Barcacce
H Sala
I Vestibolo
L Latrine
M Palcoscenico
N Spogliatoi artisti
O Sale a disposizione
al disotto dell’angolo inferiore destro del disegno, la firma: “Vincenzo Cappello fu Carmelo”;
in basso al centro a china nera, stampatello minuscolo: “Scala 1: 100”
sul retro, manoscritto a matita blu: “Pianta Teatro Apollo”
Immagine 3
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta su tre righe manoscritte a lapis rosso: “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”.
Dimensioni (cm) b x h:
59.4 x 43.
Datazione:
senza data ma probabilmente 1926.
A tal proposito utile potrebbe essere quanto contenuto in una manoscritta a china nera “Relazione sui locali co_/ struiti dal Sig. Cappello / nella ultima concessione / (lato Est) avuta dal Comu_/ ne per l’Apollo”, datata 28 gennaio 1933, a firma dell’ ingegnere “G. Mariano”, Direttore dell’Ufficio d’Arte del Comune di Lecce, indirizzata al podestà di questa città contenuta nell’interno n°. 2, il frontespizio del quale riporta su quattro righe di testo manoscritto a lapis rosso: “1910 – 1934 / Concessione / Teatro Apollo / Pratica amministrativa”:
“Addì 28 gennaio 1933 / Anno XI / in ottemperanza all’inca_/ rico conferitomi dalla Signoria Vostra / Illustrissima, relativo al sopraluogo / da eseguire nel Teatro Apollo / per accertare quanto il Sig. / Vincenzo Cappello ha costrui_/ to sulla zona che il Comu_/ ne gli concesse sul verso il / lato Est, dalla parte della Casa / Malecore in Piazza Castrome_/ diano, mi pregio riferirle quan_/ to appresso. / La costruzione eseguita sulla / detta zona, dal Sig. Cappello Vin_/ cenzo, si compone consta di un pianter_/ reno e di un primo piano. / Il pianterreno si compone di // un androne d’ingresso, delle dimensioni di m. / 3.63 x 4.52, dal quale, dal lato sinistro, si accede in / un ambiente di m. 3.89 x 9.04, destinato a deposito / di bagagli delle Compagnie, e dal lato destro ad un / primo ambiente di m. 3.89 x 3.95 e ad un secondo / di m. 3.91 x 4.80 destinati a camerini come ha / dichiarato lo stesso Sig. Cappello. / Nel piano superiore non mi è stato consentito / recarmi, non perché il Sig. Cappello me lo abbia / espressamente vietato, ma perché quest’ultimo mi / ha fatto capire che, date le condizioni in cui / gli ambienti si trovano, avrebbe preferito che io / non vi entrassi. Ad ogni modo il Sig. Cappello / mi ha dichiarato che in quel primo piano egli / vi abita con la sua famiglia e che i locali sono / analoghi a quelli del pianterreno, salvo che vi / sono annessi, a destra dell’androne, ed a spese / del vecchio palcoscenico, due locali: il primo per / uso di cucina ed il secondo, diviso in due, per / retrocucina e ritirata. Ne Dall’androne del pianter_/ reno si accede ad una comoda gabbia di scala, / ricavata nello spazio del vecchio palcoscenico / e dalla quale si entra tanto nel primo piano / costruito sulla zona di recente concessione che // nella parte praticabile del palcoscenico stesso, / attraverso la quale si va nel loggione. / La gabbia di scala misura, in planimetria, le / dimensioni piane di m. 2.66 per 4.45, il tutto secon_/ do l’acclusa planimetria. / Con ogni osservanza. / Il Direttore / Dell’Ufficio d’Arte / ing. G. Mariano
A ciò si aggiunga un’analisi di dettaglio di quanto è nell’immagine 7 in cui è riportata sia la muratura relativa al progetto iniziale del 1911, a china nera, sia quella relativa all’ampliamento del 1926 a china rossa. In quest’ultima è visibile lo stesso numero di porte a pian terreno rilevabili nel prospetto (immagine 3) ma non nella muratura precedente a china nera. Da escludere pertanto che l’immagine 3 possa essere il prospetto relativo al progetto del 1911.
Oggetto:
prospetto del lato corto opposto alla facciata principale.
Descrizione:
disegno su cartoncino; a china nera (le linee principali, parte delle ombreggiature), acquerellato in grigio (le stilature della muratura secondo un ritmo A – B); acquerellati con toni aranciati (i vani delle porte al piano terra) e azzurri (parti vetrate); acquerellato in grigio (le ombreggiature); a lapis (linee di costruzione). Sono presenti due marche da bollo uguali con il profilo di Vittorio Emanuele III° Re d’Italia, da Lire due con timbro circolare ad inchiostro nero, a stampatello maiuscolo, dell’”Ufficio del Registro Lecce”, la data nella parte centrale su tre righe è: “17 / … / 926”. Sul retro, manoscritto a matita rossa: “Prog(etto). orig(inale) 1911”.
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta su tre righe di testo manoscritto a lapis rosso: “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”.
Dimensioni (cm) b x h:
26.5 x 15.
Descrizione:
fotografia b/n.
Datazione:
senza data ma probabilmente 1926.
Oggetto:
dal confronto essa sembrerebbe essere la fotografia in b/n del disegno raffigurato nell’immagine 3; è raffigurato il prospetto del lato corto opposto alla facciata principale con ombreggiature ma senza le coloriture dei vetri.
Sul retro (immagine 4bis):
schizzo planimetrico dell’edificio a lapis; al centro, timbro ellittico al cui interno in azzurro su tre righe di testo a stampatello maiuscolo con caratteri con altezze diverse: “ Fot(ografo). e Pitt(ore). / Guido Giovanni / Lecce”.
Immagine 5
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta a lapis rosso su tre righe di testo manoscritto: “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”.
Dimensioni (cm) b x h:
87.1 x 48.
Datazione:
1911.
Oggetto:
prospetto laterale verso Via S. Trinchese.
Descrizione:
disegno su carta telata a china nera; in basso al centro a china nera, a stampatello maiuscolo (solo la prima riga, la seconda è a stampatello minuscolo): “Prospetto laterale / Scala 1:100”; in basso, angolo a destra del disegno la firma: “Vincenzo Cappello fu Carmelo”. E’ presente, in alto al centro circa, una marca da bollo da Lire due con il volto di “Umberto I. Re d’Italia” (a stampatello, tutto in giro alla testa) parzialmente coperta da un timbro circolare ad inchiostro nero al cui centro su tre righe di testo si legge: “12 / Giu / (1)911”.
Sul retro, manoscritto a lapis rosso: “Progetto orig(inale) 1911”.
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta su tre righe di testo manoscritto a lapis rosso: “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”.
Dimensioni (cm) b x h:
76.2 x 54.2.
Datazione:
1926.
Oggetto:
prospetto lungo Via S. Trinchese.
Descrizione:
disegno su cartoncino, a china nera (disegno generale, ombreggiature a stesura piatta); acquerellato in azzurro (le parti vetrate); acquerellato con toni arancio (i vani delle porte al piano terreno, la muratura in facciata); acquerellato in grigio (ombreggiature, parte delle decorazioni); rosso chiaro acquerellato (le decorazioni sopra le finestre della parte centrale). Al di sopra del disegno, a destra, è una marca da bollo da Lire 10, senza volto del sovrano del tempo al centro, cui parzialmente si sovrappone un timbro circolare ad inchiostro nero; in giro, nella corona più esterna sembra leggersi forse a stampatello “Ufficio del Registro Lecce”, la data collocata nella parte centrale non è leggibile.
Nella parte inferiore del disegno:
in basso, al centro circa, a lapis su quattro righe manoscritte: “Progetto / della nuova facciata del Teatro Apollo / verso la via Salvatore Trinchese / Rapp. 1:100”;
in basso, al centro circa, a lapis: schizzo raffigurante una variante del tipo di finestra collocata nella parte centrale del prospetto;
in basso, a destra, a lapis: schizzo planimetrico (?);
in alto a destra il parere della Commissione edilizia; il medesimo è in due parti; la prima, collegata alla seconda attraverso un asterisco di richiamo, continua in alto nella parte centrale del disegno:
Lecce 24 Febbraio 1926
La Commissione edilizia in 2a
convocazione approva l’architet_
tura del chiesto avanzamento sul fondo
pubblico per la considerazione che il
completamento del teatro nei riguardi
della comodità e della sicurezza pubblica è mo_
tivo sufficiente per il favorevole
accoglimento della richiesta fatta
dal proprietario salvo quanto viene
in seguito manifestato: *
Antonio Prati
Ing. Bozzicolonna
(C. Palumano)
G. Mantovano
Nella parte centrale della tavola, in alto, la relazione continua. Si precisa che le parti della trascrizione lasciate tra parentesi non sono leggibili in quanto il documento è deteriorato e mancante. Una copia dattiloscritta del medesimo contenuto è nell’estratto di deliberazione commissariale del 20 marzo 1926 (contenuto nell’interno n°. 2):
*Ritiene superflui i (du)e bracci di /
porticato sulla via S. (Tr)inchese che /
corrispondono al ve(stibolo) ed al palcoscenico /
del Teatro, ed opina q(ui)ndi che dovrebbero /
essere soppressi; ed è di p(are)re che ai due gruppi /
di tre vani riportati al piano superiore in /
ogn’uno dei predetti b(ra)cci debba corrispon_/
dere una loggetta la quale comprenda il /
gruppo di tali vani, sostenuta da quattro /
mensoloni e riparata da balaustra in pietra. /
Per ciocchè riguarda più specialmente l’architet_/
tura del corpo avanzato, si osserva: 1°: che sia il caso di togliere /
dal parapetto il foragliato nelle zone non corrispondenti a vani;
2°: che sia opportuno di continuare la decorazione delle
quattro paraste limitanti il corpo centrale avanzato fino
alla sommità della facciata compreso il fregio; 3°: di
trasportare al di sopra della prima cornice architravata
di detta facciata tutta la decorazione che poggia sull’archi_/
trave dei finestroni e di sfinestrare lo spazio fra il detto /
architrave ed il sopraornato, scompartendolo come nella
parte sottostante.
(C. Palumano)
G. Mantovano
(S. Centomanno)
Sul retro (immagine 6bis), a lapis rosso su tre righe di testo manoscritto inclinato: “Variante prospetto via Trinchese / per l’ampliamento (del) / 1926 “; sotto, a lapis, uno schizzo raffigurante la planimetria del loggiato (?);
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta su tre righe di testo manoscritto a lapis rosso “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”.
Dimensioni (cm) b x h:
77.2 x 58.1.
Datazione:
senza data ma probabilmente 1926.
Oggetto:
planimetria (per ampliamento) senza indicazione della quota di sezione, visibili: la scena, la sala, il vestibolo, etc.
Descrizione:
disegno su carta lucida; a china nera (preesistenza, testi con indicazioni delle destinazioni d’uso degli ambienti, modifiche), a china rossa (l’ampliamento); a lapis (il riempimento dei muri preesistenti, misure, indicazioni).
In alto a sinistra schizzo assonometrico a lapis raffigurante il dettaglio di un angolo (?);
in alto al centro, a china nera, in due righe di testo tutto in stampatello maiuscolo ma di dimensioni diverse: “Teatro Apollo / Lecce”; in basso al centro sotto il disegno, a china nera, a stampatello minuscolo: “Rapp(orto): 1:100”.
All’interno del disegno, in ciascun vano, le indicazioni delle destinazioni d’uso: a china nera, a stampatello maiuscolo, in alto al centro: “Corridoio di disimpegno”; da sinistra a destra e dall’alto in basso, ruotati di 90°, a china nera su due righe di testo a stampatello: “Deposito bagagli / Compagnia”, “Camerini / Artisti”; procedendo verso destra: testo a stampatello maiuscolo, ruotato di 90°, a china nera su due o più righe, dall’alto in basso: “Camerini / Artisti”, “Camerini / Artisti”, “Scala per / soffitta / e / Porta Sicurezza / Loggione”, “Camerini / Artisti”, “Camerini / Artisti”; a china nera, in orizzontale, sottosopra rispetto all’orientamento principale della tavola, su una sola riga di testo a stampatello: “Praticabile per la Soffitta”; subito sotto, al centro, a china nera, a stampatello maiuscolo, ruotato di 90°: “Palcoscenico”; in basso, a china nera, in orizzontale, a stampatello: “Corridoio loggione”; al centro di tutto il disegno, a china nera, su due righe di testo a stampatello maiuscolo, ruotato di 90°: “Sala / Spettatori”; a seguire, procedendo verso destra, a china nera, a stampatello maiuscolo, ruotato di 90°: “Vestibolo” e quindi con le stesse modalità della precedente: “Porticato”; in basso, al centro, a china nera, a stampatello maiuscolo: “Porticato”.
Immagine 8
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta su tre righe di testo manoscritto a lapis rosso “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”.
Dimensioni (cm) b x h:
75.2 x 71.2.
Datazione:
1911.
Oggetto:
prospetto principale.
Descrizione:
disegno su carta telata a china nera con ombreggiature. In basso al centro su due righe di testo, a stampatello maiuscolo la prima riga, in stampatello minuscolo la seconda riga: “Prospetto principale / Scala 1:50”; nell’angolo inferiore a destra, sotto il disegno, la firma: “Vincenzo Cappello fu Carmelo”. In alto a sinistra una marca da bollo da Lire quattro con al centro il volto di “Umberto I. Re d’Italia” (a stampatello tutto in giro al volto del sovrano), la medesima è parzialmente coperta da un timbro ad inchiostro nero dell’”Ufficio del Registro Lecce” (a stampatello maiuscolo), leggibile nella parte centrale su tre righe solo l’anno “… / … / 911”. Sul retro manoscritto a lapis rosso: “ Prog(etto) Orig(inale) 1911”; calcoli per la scala metrica: “1:200”; “1.7: 2 = 0.85” 2.2 / x 2 / 4.40”.
Collocata nell’interno n°. 6, il frontespizio riporta su tre righe di testo manoscritto a lapis rosso: “Concessione / Teatro Apollo / Progetto”. Essa è allegata alla relazione manoscritta intitolata: ”Ufficio Tecnico del Comune di Lecce / Regolarizzazione dei rapporti tra amministrazione e / concessionario delle zone comunali ove sorge il / teatro “Apollo” / Esame e parere tecnico”, 11 marzo 1935, firmata: L’Ingegnere Capo Reggente / Ing. Mario Sarno.
Dimensioni (cm) b x h:
39.8x 68.9
Datazione:
1935.
Oggetto:
planimetria.
Descrizione:
copia cianografica; inquadramento urbano orientato e quotato con solo l’ingombro esterno dell’edificio; indicazioni delle preesistenze, a stampatello maiuscolo, ruotate di 90°: “Malecore”, “Edificio Scolastico”, “Castello”, “(Via) Salvatore Trinchese”; al centro del perimetro generale dell’edifico si legge sempre a stampatello maiuscolo: “Teatro Apollo”; a sinistra di quest’ultimo, all’interno dello stesso perimetro, a stampatello minuscolo con iniziali maiuscole su due righe ruotate di 90°: “Costruzione adibita nei piani / superiori ad abitazione”. Nella parte in basso a destra, su sei righe a stampatello maiuscolo (nella penultima riga sempre a stampatello maiuscolo ma di dimensioni minori rispetto alle precedenti, a timbro di colore viola; nell’ultima riga la firma): “Concessione Cappello / suolo comunale / per il teatro Apollo / Planimetria 1/200 / L’Ingegnere Capo Reggente / Ing. Mario Sarno”. A sinistra della firma il timbro circolare, in tondo, a stampatello, sempre ad inchiostro viola: “Città di Lecce – Ufficio Tecnico”. Il perimetro esterno dell’edificio è quotato, cominciando dalla lunghezza del prospetto principale e procedendo in senso orario: “m. 24,40”; “m. 62.70”; “m. 9.51” (dallo spigolo a sinistra su via S. Trinchese, non leggibile l’altro punto di questa misura a causa del deterioramento cartaceo); “m. 24.04”;”16.20” (misurata dallo spigolo in alto a sinistra al risalto in facciata verso il Castello); “3.00” (distanza fra il muro longitudinale e l’area perimetrale indicata a tratteggio); “2.35” (ampiezza del fronte in corrispondenza del tratto sporgente); “21.15” (ampiezza frontale del tratto centrale della loggia); “2.35” (ampiezza frontale del tratto di loggia in corrispondenza del risalto murario); “1.50” (ampiezza della loggia); “14.05” (tratto fra le paraste doppie); “2.35” (ampiezza della parasta doppia angolare verso la strada posteriore). Sulla tavola sono presenti due diverse marche da bollo (da Lire tre e cinque recanti il profilo di Re Vittorio Emanuele III) coperte parzialmente dal timbro dell’”Ufficio del Registro Lecce” (a stampatello maiuscolo), ad inchiostro nero, con data su tre righe, al centro, leggibile solo in parte “17 /… / …”. La distanza fra il teatro e l’edificio scolastico su via S. Trinchese è pari a “8.81”.
Collocata nell’interno n°. 2, il frontespizio riporta su quattro righe di testo manoscritto a lapis rosso: “1910 – 1934 / Concessione / Teatro Apollo / Pratica amministrativa”; allegata alla” “Relazione sui locali co_/ struiti dal Sig. Cappello / nella ultima concessione / (lato Est) avuta dal Comu_/ ne per l’Apollo”, datata 28 gennaio 1933, a firma dell’ ingegnere “G. Mariano”, Direttore dell’Ufficio d’Arte del Comune di Lecce, indirizzata al podestà della medesima città.
Dimensioni (cm) b x h:
15.8 x 22.1.
Oggetto:
planimetria della parte posteriore del teatro.
Descrizione:
su carta, schizzo planimetrico a lapis della parte posteriore del teatro. Presenti: l’indicazione di alcune misure:“6” e “12” (metri probabilmente); “1” (metro ?) rispettivamente riferibili all’arco di circonferenza anteriore del palco e alla relativa freccia. Si leggono in più: la misura “5 m”; “Casa”; l’indicazione di un percorso con frecce, un’area delimitata all’interno del perimetro con una “C” ed infine una serie di segni quadrangolari indicativi di un contesto edilizio probabilmente; in alto un elemento tubolare.
Datazione:
plausibilmente coevo alla stesura del documento cui è allegato: 1933.
Fabio A. Grasso