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Massafra/Approvata la convenzione del Piano Sociale di Zona 2010 – 2012

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Massafra/Approvata nei giorni scorsi la convenzione del  piano sociale  di zona per il triennio  2010-2012. E’stato approvato durante il consiglio comunale, il  nuovo piano di zona 2010, il più importante  strumento di programmazione  delle politiche sociali. Il fine è quello di   contribuire al benessere delle persone ed a migliorare la qualità della vita individuale e comunitaria, con particolare attenzione alle fasce deboli. La conferenza dei servizi, riunitasi la scorsa mattina presso il palazzo De Notaristefani, alla presenza  dei rappresentanti di tutte le componenti del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito Territoriale n. 2 ( che comprende i comuni di Massafra, Mottola, Palagiano, Statte e la  ASL /TA) e della Regione Puglia, ha cosi individuato i punti fondamentali del nuovo Piano di Zona che sarà in vigore fino all’anno 2012.  <<  Il Piano può rappresentare una occasione di forte cambiamento per il sistema dei servizi e delle politiche sociali sul territorio. >>, queste le parole dell’assessore ai Servizi Sociali, Antonio Cerbino.  La programmazione individua tutte le priorità strategiche nei vari interventi e in tutti i settori in cui i servizi sociali sono chiamati ad intervenire intrecciando le politiche del disagio con le politiche della prevenzione e dell’agio. Il Piano coniuga gli svariati fini pubblici intervenuti nel percorso di formazione del “documento”, semplificandone l’attività procedurale di approvazione e rispondendo al canone costituzionale dell’ andamento  economico  dell’attività amministrativa. Il parere positivo della Regione Puglia, nella citata conferenza dei Servizi, è stato il requisito necessario ai fini del finanziamento del Piano Sociale di Zona. La stessa Regione, tra l’altro, ha stabilito l’obbligatorietà della compartecipazione finanziaria dell’ASL insieme a quella comunale. La nuova logica sarà quella della “governance operativa a livello territoriale. I maggiori ambiti d’intervento previsti riguarderanno il  servizio sociale professionale e welfare d’accesso, i servizi domiciliari,  i servizi comunitari a ciclo diurno, i servizi per la prima infanzia,  i servizi e strutture residenziali, le  misure a sostegno delle responsabilità familiari.

Maurizio Maraglino

Redazione Pugliapress

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