Bari – Invidia e odio dietro l’omicidio Sciannimanico
Dalle prime indagini condotte dalla Squadra Mobile è emerso che Giuseppe Sciannimanico sarebbe stato ucciso perché troppo bravo nel suo lavoro. L’agente immobiliare freddato lo scorso 26 ottobre in via tenente Liguori stava per aprire un’agenzia nel quartiere Japigia ma negli ultimi mesi aveva già sottratto a Roberto Perilli diversi clienti. Come se non bastasse, negli ultimi due mesi di lavoro Perilli avrebbe sottoscritto soltanto un contratto di affitto. Da qui la decisione di eliminare fisicamente il concorrente. Dunque, odio, invidia, timore di perdere il monopolio del mercato immobiliare proprio nel quartiere Japigia sarebbero stati i sentimenti che hanno lacerato e distrutto la vita di un uomo, Roberto Perilli, e fatto scattare in lui il desiderio di vendetta.