Spumante pugliese protagonista a Capodanno: 1,5 milioni di bottiglie e export in crescita
Lo spumante pugliese conquista sempre più spazio nei brindisi di fine anno e di Capodanno 2025, con una produzione che raggiunge circa 1,5 milioni di bottiglie all’anno e un comparto in crescita costante. A evidenziarlo è Coldiretti Puglia in vista della notte di San Silvestro, sottolineando come la scelta più diffusa per i brindisi resti lo spumante italiano, mentre lo champagne continua a rappresentare un’opzione di nicchia.
Secondo le elaborazioni dell’organizzazione agricola, per Capodanno 2025 lo spumante italiano sarà protagonista di circa il 75-80% dei brindisi, mentre lo champagne si fermerebbe al 5-10%, rimanendo legato soprattutto a una fascia di consumo più alta e meno diffusa. Un trend che conferma la crescente valorizzazione della produzione nazionale e, in particolare, delle bollicine regionali.
Spumante pugliese, vitigni e identità del territorio
La geografia produttiva delle bollicine regionali racconta un’offerta ampia e diversificata. Lo spumante pugliese nasce infatti da un mix di vitigni autoctoni e internazionali capaci di esprimere le caratteristiche del territorio. Tra le uve più utilizzate spiccano il Bombino Bianco, apprezzato per freschezza e acidità, il Fiano, noto per le sue note fruttate e floreali, e la Malvasia Bianca, spesso scelta per aromi più delicati.
Accanto ai vitigni tradizionali, non mancano blend con uve internazionali come Chardonnay e Pinot Nero, impiegate soprattutto per la produzione di spumanti metodo classico, più strutturati e complessi. Una varietà che consente ai produttori di proporre etichette adatte sia a un consumo immediato sia a momenti di degustazione più ricercati.
Spumante pugliese e aree vocate: Daunia, Valle d’Itria e Salento
Le zone più vocate alla produzione si distribuiscono lungo tutta la regione. La Daunia e la Murgia si distinguono per spumanti freschi e leggeri, mentre la Valle d’Itria e il Salento offrono bollicine più aromatiche e rotonde. Un ruolo di rilievo è attribuito anche alla DOC Castel del Monte, dove si ottengono spumanti di carattere, dal corpo pieno e con una buona acidità.
Questa diversificazione territoriale e varietale permette al settore di coprire un ampio ventaglio di consumo, dagli spumanti giovani e fragranti a vini più complessi, in grado di accompagnare con stile i momenti conviviali delle festività.
Export: spumante pugliese in crescita sui mercati esteri
Oltre alla presenza sempre più frequente nel carrello della spesa delle feste, il comparto punta anche sui mercati internazionali. Secondo Coldiretti, l’export del vino pugliese nel primo semestre 2025 ha raggiunto oltre 114 milioni di euro, con un incremento di circa +5,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. I principali mercati di destinazione risultano Germania, Svizzera, Albania e Regno Unito.
La crescita è attribuita alla qualità dei vitigni, alla cura in cantina e a strategie di promozione sempre più orientate verso la valorizzazione dell’identità territoriale, fattori che rafforzano la competitività del prodotto sui mercati esteri.
Le regole d’oro per offrire e gustare lo spumante
In vista dei brindisi di Capodanno, Coldiretti ricorda alcune indicazioni pratiche per servire lo spumante nel modo corretto:
- Non servirlo ghiacciato: meglio estrarlo dal frigo un paio d’ore prima e raffreddarlo in un secchiello con ghiaccio tritato, acqua fredda e un pizzico di sale grosso.
- Temperatura ideale tra 8 e 12 gradi.
- Usare una flûte a tulipano, che favorisce la diffusione degli aromi.
- Lavare i bicchieri con acqua calda e sapone neutro prima dell’uso.
- Stappare con attenzione, tenendo fermo il tappo e ruotando delicatamente la bottiglia inclinata.
- Versare lentamente, impugnando la bottiglia dal fondo per evitare che si scaldi.
- Non aggiungere ghiaccio nel bicchiere.
- Conservare le bottiglie in luoghi freschi, bui e senza sbalzi di temperatura, preferibilmente in posizione orizzontale.
Lo spumante pugliese si conferma così un protagonista delle feste, con una produzione che consolida la propria identità regionale e un’attenzione crescente ai mercati esteri. Il settore guarda ora alle prossime stagioni con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la qualità e l’export, mantenendo il legame con il territorio e i suoi vitigni distintivi.
PugliaPress
Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000
redazione@pugliapress.it
direttore@pugliapress.it



