Calcio

TARANTO, UN ALTRO PASSO INDIETRO: SOLO 1-1 CON LO SPINAZZOLA E CONTESTAZIONE

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Il Taranto continua a inciampare e stavolta lo fa davanti al proprio pubblico, che al fischio finale non perdona: fischi, cori di protesta e un clima sempre più pesante. Lo Spinazzola, ordinato e tutt’altro che remissivo, porta via un punto che pesa come un macigno sulle ambizioni rossoblù.
La partita si apre con l’ennesima ingenuità: al 31’ Rizzo infila la propria porta nel tentativo di anticipare Ferrero. Un gol che si può definire buffo.
Serve l’orgoglio di Losavio, sette minuti dopo, per rimettere in piedi il risultato grazie a un destro secco su assist di Vukoja. Nel primo tempo il Taranto crea, ma spreca: Konate sfiora il gol, Aguilera non trova l’impatto giusto, Losavio è l’unico realmente vivo.
La ripresa è un lungo assedio… confuso. Ritmo, sì. Idee, poche. Al 47’ un rigore reclamato su Sante Russo accende le proteste, ma l’arbitro lascia correre. Quando al 71’ Ripanto viene espulso, ci si aspetterebbe il colpo del ko. Invece no: superiorità numerica sprecata, conclusioni sporche, scelte affrettate. Liso para tutto, il palo salva gli ospiti, e il Taranto si perde nei suoi stessi limiti.

Dopo sei minuti di recupero arriva un 1-1 che racconta più di mille analisi: una squadra che produce ma non punge, che attacca ma non costruisce, che domina solo sulla carta. Lo Spinazzola resiste con ordine, il Taranto si smarrisce e la piazza esplode. La crisi non è più un sospetto: è un dato di fatto.

Foto G. Maffucci

Francesco Leggieri

Giornalista pubblicista. Collaboratore, a vario titolo, di altre redazioni sportive di giornali, radio e televisioni nazionali. Esperto di attività Audiovisive, fotografiche e cinematografiche (diploma don Orione di Roma 1985). Presentatore televisivo e radiofonico per varie emittenti locali e di eventi anche a carattere nazionale. Scrittore. E' in uscita il suo terzo libro. Esperienza nelle attività di pubbliche relazione in ambito militare.

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