Presunta malasanità a Bisceglie: opposizione dei familiari alla Procura
La Procura di Trani ha chiesto l’archiviazione per il caso di presunta malasanità a Bisceglie. L’indagine coinvolge tre medici del pronto soccorso dell’ospedale cittadino. I familiari della vittima si oppongono alla richiesta e chiedono ulteriori accertamenti per chiarire le responsabilità.
L’episodio risale al 2 giugno 2024. Un uomo di 68 anni, originario di Trani ma residente a Varese, aveva accusato forti dolori addominali. Si era recato due volte al pronto soccorso di Bisceglie, ma, secondo i familiari, era stato dimesso senza gli esami necessari. Due giorni dopo, all’ospedale di Andria, arrivò la diagnosi: perforazione duodenale con peritonite acuta e shock settico. Nonostante un intervento d’urgenza, l’uomo morì poco dopo.
Indagine della Procura di Trani sulla presunta malasanità
La Procura ha ritenuto che non ci siano prove sufficienti per sostenere l’accusa. Pur riconoscendo alcune condotte “non esenti da censura”, i magistrati affermano che non è dimostrabile con certezza che un diverso intervento medico avrebbe evitato il decesso. Per questo è stata presentata la richiesta di archiviazione nei confronti dei tre medici del pronto soccorso.
L’avvocato dei familiari ha depositato un’opposizione, accompagnata da una nuova perizia di parte. I consulenti tecnici, Sandro La Micela e Gianluigi Melotti, evidenziano diverse omissioni diagnostiche. Secondo la relazione, non venne richiesta una consulenza chirurgica né fu eseguita una TAC addominale, nonostante i segni di addome acuto.
L’opposizione dei familiari alla Procura
Nella memoria tecnica, i consulenti sottolineano che “tra il nulla e una possibilità del 75% di individuare la perforazione intercorre una differenza enorme, un dubbio ragionevole che non può giustificare l’archiviazione”. Secondo la famiglia, il ritardo nella diagnosi di oltre 48 ore avrebbe compromesso ogni possibilità di sopravvivenza. Con una diagnosi tempestiva, l’uomo avrebbe avuto concrete probabilità di salvezza.
L’avvocato dei familiari ha chiesto al giudice per le indagini preliminari di respingere la richiesta di archiviazione. La difesa punta a ottenere nuove verifiche per chiarire i fatti. La decisione del giudice è attesa nelle prossime settimane.
Presunta malasanità a Bisceglie, attesa la decisione del giudice
Il giudice per le indagini preliminari dovrà stabilire se accogliere la richiesta della Procura o disporre nuove indagini. Il caso di presunta malasanità a Bisceglie riaccende il dibattito sulla qualità dell’assistenza nei pronto soccorso pugliesi. Le famiglie chiedono più controlli e maggiore attenzione nelle fasi diagnostiche.
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