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Consumi: Coldiretti Puglia, per caro prezzi 39% famiglie taglia acquisti frutta e verdura

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A causa dell’aumento dei prezzi, il 39% delle famiglie pugliesi ha ridotto gli acquisti di frutta e verdura, con effetti preoccupanti sulla salute: il 51,1% dei cittadini risulta infatti in sovrappeso o obeso. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia basata sul Rapporto Italmercati-Ismea 2025, curato dal Censis, che fotografa l’evoluzione dei consumi alimentari e del sistema dei mercati all’ingrosso italiani.

Negli ultimi tre anni, secondo lo studio, il 73% degli italiani dichiara di prestare maggiore attenzione all’origine e alla tracciabilità dei prodotti, mentre il 68% afferma di preferire alimenti locali e di stagione. Tuttavia, quasi quattro famiglie su dieci sono costrette a ridurre gli acquisti di ortofrutta a causa del caro prezzi, privilegiando alimenti a lunga conservazione.

Calo dei consumi e aumento del sovrappeso in Puglia

La riduzione degli acquisti di frutta e verdura rappresenta un indicatore di disuguaglianza sociale crescente, separando chi può permettersi una dieta equilibrata da chi, pur volendolo, non riesce più a sostenerne i costi. Secondo Coldiretti Puglia, oltre la metà dei cittadini della regione – il 51,1% – si trova in una condizione di eccesso ponderale. Nell’ultimo ventennio, il numero di persone obese è cresciuto del 36%, mentre i soggetti in sovrappeso sono aumentati del 7%.

Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di consumare almeno 400 grammi di ortofrutta al giorno per contrastare il sovrappeso e le patologie correlate. Lo studio stima che una riduzione del 20% delle calorie provenienti da cibi ad alto contenuto di zuccheri e grassi potrebbe prevenire fino a 688.000 malattie croniche entro il 2050, generando al contempo un risparmio di circa 12 miliardi di euro per i cittadini italiani.

Cibo locale e mercati contadini: cresce la domanda di prodotti tracciabili

Nonostante il calo generale dei consumi, aumenta la domanda di prodotti locali e tracciabili, che registra un +73%. In Puglia, il 64% dei consumatori ha acquistato almeno una volta nel 2024 presso un mercato contadino, contribuendo al successo della rete di Campagna Amica. L’inflazione, riducendo il potere d’acquisto, ha spinto molte famiglie a privilegiare il cibo del territorio per ragioni di fiducia, qualità e sostenibilità.

Secondo Coldiretti Puglia, l’approvvigionamento alimentare nella regione è garantito da oltre 100.000 aziende agricole e stalle, più di 5.000 imprese di lavorazione alimentare e da una rete capillare di distribuzione composta da negozi, supermercati, discount e mercati locali. L’associazione sottolinea la necessità di accordi di filiera tra imprese agricole e industriali, con obiettivi chiari in termini di qualità e prezzi equi, per evitare pratiche sleali e speculazioni.

Prospettive e sfide future per il settore agroalimentare

Per contrastare gli effetti del caro vita e promuovere una corretta alimentazione, Coldiretti Puglia auspica un rafforzamento delle politiche di sostegno al consumo di frutta e verdura e una maggiore tutela dei produttori locali. Il rilancio dei mercati contadini e il consumo consapevole restano leve fondamentali per la salute dei cittadini e per la tenuta economica del comparto agricolo regionale.

Fonte: Coldiretti Puglia / Rapporto Italmercati-Ismea 2025 – Censis

Redazione Pugliapress

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