Furti di olive in Puglia, Coldiretti: “Predoni negli oliveti”
Si intensificano i furti di olive in Puglia con l’avvio della nuova campagna olivicola e olearia 2025. La Coldiretti Puglia denuncia bande organizzate che, in pochi minuti, riescono a portare via fino a 30 chilogrammi di olive per albero, causando gravi danni economici e ambientali. L’allarme cresce soprattutto nelle province di Bari, Brindisi e Foggia, dove si concentra la produzione regionale.
Furti di olive in Puglia: bande in azione negli oliveti
I furti di olive in Puglia avvengono di notte, ma anche nelle prime ore del giorno. Secondo Coldiretti, le bande agiscono in modo coordinato: mentre alcuni colpiscono gli alberi con mazze di ferro per far cadere le olive, altri raccolgono il frutto con reti stese a terra. L’azione dura appena 3-5 minuti, ma i danni agli ulivi possono essere permanenti.
Gli agricoltori sono costretti a presidiare i campi e a scortare i carichi verso i frantoi. Coldiretti ringrazia le Forze dell’Ordine per l’impegno e chiede un rafforzamento dei controlli nelle campagne.
Impatti economici dei furti negli oliveti pugliesi
Quest’anno la raccolta registra un incremento del 40% rispetto al 2024, ma il valore aggiunto rischia di finire nelle mani della criminalità. Ogni episodio di furto comporta perdite dirette di prodotto e costi aggiuntivi di manodopera. Coldiretti stima che i danni complessivi dei furti di olive in Puglia possano superare i 10 milioni di euro nella sola stagione 2025.
L’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura conferma che il settore agroalimentare è esposto a furti, contraffazioni e falsi marchi di qualità, compromettendo il mercato legale e la fiducia dei consumatori.
Difendere l’olivicoltura e il marchio Made in Puglia
Le campagne pugliesi sono sempre più spesso teatro di razzie: masserie depredate, pozzi danneggiati e chilometri di fili di rame rubati. Il fenomeno dei furti di olive in Puglia alimenta anche un mercato nero parallelo, dove i prodotti vengono spacciati come Made in Puglia in modo illecito.
Coldiretti Puglia chiede alle istituzioni di potenziare la sorveglianza e favorire un sistema di tracciabilità più rigido. «Serve tutelare la legalità e la sostenibilità del comparto olivicolo, simbolo della nostra regione» – sottolinea l’associazione.
Per approfondimenti: sezione Economia e Agricoltura di Puglia Press.
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