La UGL Puglia richiama l’attenzione delle istituzioni sulla crescita della povertà e crisi abitativa nella regione, chiedendo misure urgenti e verificabili in vista della tornata elettorale del 23 e 24 novembre.
Povertà e crisi abitativa: quadro regionale
Secondo le analisi citate dal sindacato, la Puglia rientra tra le aree del Mezzogiorno con i maggiori indicatori di disagio economico. Aumenti dei canoni di locazione, carenza di alloggi sociali e precarietà lavorativa contribuiscono a un contesto in cui molte famiglie faticano a sostenere le spese essenziali. La povertà e crisi abitativa si riflettono in un incremento delle richieste di aiuto e in una maggiore vulnerabilità dei nuclei con minori.
Povertà e crisi abitativa: richieste operative
In una nota, l’organizzazione sindacale sollecita un piano straordinario regionale, fondato su obiettivi misurabili e scadenze definite, che includa:
- aumento dei fondi per housing sociale e riqualificazione di immobili pubblici inutilizzati;
- incentivi fiscali per i contratti a canone concordato;
- sostegni dedicati alle famiglie in morosità incolpevole;
- monitoraggio trasparente delle città maggiormente esposte, con report periodici.
«La casa è un diritto e va garantita con interventi rapidi, trasparenti e verificabili», si legge in una nota del sindacato, che invita a inserire povertà e crisi abitativa tra le priorità dei programmi.
Prossimi passi e impegni
UGL Puglia propone l’istituzione di un tavolo permanente con Regione, Comuni e parti sociali per coordinare misure, risorse e tempistiche. L’organizzazione afferma che continuerà a monitorare l’attuazione degli impegni e a segnalare criticità, al fine di assicurare risposte concrete alle famiglie più esposte.
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