Protesta all’Università di Bari: studenti fermano le lezioni per le aule piene
All’Università di Bari scoppia la protesta contro le aule sovraffollate. Gli studenti del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione hanno deciso di sospendere le lezioni per denunciare la mancanza di spazi adeguati e il disagio quotidiano vissuto durante le attività didattiche. La mobilitazione, nata sui social, ha coinvolto centinaia di universitari dalle prime ore del mattino.
Aule sovraffollate e diritto allo studio
La segnalazione è partita da un post pubblicato su Instagram, dove sono state condivise immagini e testimonianze sulle difficoltà di accesso alle lezioni. “Non possiamo più seguire in condizioni del genere”, scrivono alcuni studenti, spiegando che molte aule ospitano più persone della loro capienza effettiva.
Il tema delle aule sovraffollate all’Università di Bari è diventato rapidamente un simbolo della più ampia richiesta di tutela del diritto allo studio. Gli studenti chiedono una riorganizzazione immediata degli spazi e investimenti strutturali per garantire ambienti sicuri e adeguati alla didattica.
La posizione dell’Ateneo di Bari
Dalla direzione del Dipartimento arriva una conferma del problema: “La questione esiste ed è legata alla struttura dell’Ateneo”, dichiara una docente. “Non siamo un campus moderno, ma un’università diffusa in edifici storici. Le criticità si ripresentano ogni anno, in particolare nei corsi con maggiore affluenza.”
Il rettorato assicura che sono allo studio soluzioni per migliorare la gestione delle aule, con un sistema centralizzato di assegnazione e la priorità agli insegnamenti con più iscritti. L’iniziativa si inserisce nella campagna Welcome to UniBari, che punta a ottimizzare gli spazi e a migliorare l’esperienza degli studenti.
La mobilitazione prosegue
Il blocco delle lezioni, iniziato questa mattina, potrebbe proseguire nei prossimi giorni se non arriveranno risposte concrete. Gli studenti hanno annunciato la creazione di un gruppo di coordinamento e una giornata di mobilitazione dedicata alla difesa del diritto allo studio.
“Vogliamo essere ascoltati – affermano i rappresentanti – e ottenere soluzioni reali, non promesse”. La protesta continuerà anche online, dove l’hashtag #auleBari sta già raccogliendo centinaia di condivisioni e commenti di solidarietà.
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