Automezzi comunali dati alle fiamme a Grottaglie, SI invita alla compattezza tutto il fronte politico

Il gruppo consiliare di Sinistra Italiana Grottaglie interviene pubblicamente sul grave episodio incendiario verificatosi la scorsa domenica in città, quando cinque automezzi di proprietà del Comune di Grottaglie sono stati distrutti dalle fiamme intorno alle ore 02:00 del mattino.
È accaduto nel locale ricovero mezzi dell’azienda, sito sulla S.P. per Montemesola km 1, che si occupa di raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani, igiene urbana e complementari della Città della ceramica.
Gli investigatori sono al lavoro per stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto e comprenderne la natura. Al momento nessuna ipotesi risulta esclusa, ma si propende apertamente verso la pista dolosa.
“L’incendio che ha colpito i mezzi pubblici e che è stato reso noto ieri dall’amministrazione comunale rappresenta un episodio di estrema gravità, che non può e non deve lasciare indifferente né la politica né la cittadinanza. Un attacco di questo tipo non è soltanto un danno materiale al patrimonio pubblico, ma costituisce un segnale inquietante sul piano della convivenza civile e della sicurezza della nostra comunità.
Se davvero a Grottaglie si sta formando una forma di opposizione che, invece del confronto democratico, sceglie la violenza e l’intimidazione, questa non può in alcun modo essere legittimata. Va isolata con fermezza, condannata senza ambiguità e contrastata con tutti gli strumenti che lo Stato di diritto mette a disposizione. A Grottaglie, storicamente, non abbiamo mai conosciuto un’opposizione “incendiaria”: se qualcuno intende introdurre questo metodo, deve sapere che la città intera non lo accetterà.
D’altra parte, se ci troviamo di fronte non a un dissenso degenerato ma a un vero e proprio attacco di tipo mafioso, come nel caso di Ostuni, il quadro diventa ancora più preoccupante. In tal caso non saremmo davanti soltanto a un problema locale o politico, ma a una minaccia alla legalità, alla sicurezza pubblica e alla stessa democrazia. Una minaccia che richiede un livello di mobilitazione molto più ampio, strutturato e partecipato: istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, imprese e cittadini devono essere coinvolti in un fronte comune.
In ogni caso, ciò che serve subito è chiarezza e serietà. Non sono ammissibili né allarmismi strumentali né minimizzazioni di comodo: i cittadini hanno diritto di sapere quale sia la natura reale di questi atti e quali rischi incombono sulla comunità.
Il consiglio comunale non può restare estraneo a questa vicenda. Tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione, devono essere messi nelle condizioni di affrontare la questione con responsabilità e di dare un contributo costruttivo. La città ha bisogno di una risposta unitaria, ferma e trasparente, perché la violenza, sotto qualsiasi forma, si combatte solo con la legalità, con la partecipazione e con la coesione sociale”.
Questa la posizione di SI. All’inizio di quest’anno un episodio simile, ancora più eclatante però, avvenne nella vicina Oria, quando furono date alle fiamme due autovetture della Polizia Locale parcheggiate sul retro del Palazzo di Città, in un orario nel quale c’erano molte persone in giro, le ore 20, e pure dinnanzi a delle telecamere fisse, che ripresero i responsabili, i quali tuttavia non sono a tuttora stati individuati.




