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«Ogni evento che faccio è come se fosse l’ultimo»

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Intervista inedita ad Antonio Rubino dopo l’evento della Notte di San Lorenzo

Il 10 agosto il sagrato della Basilica di San Martino, nel cuore d Centro storico di Martina Franca Martina Franca, è diventato un palcoscenico suggestivo e affollatissimo.

Sul palco: Gianmarco Carroccia, Matilde Brandi e Violante Placido; sotto al sagrato, una piazza piena all’inverosimile fino all’ultimo istante.

Abbiamo incontrato Antonio Rubino — giornalista, editore e organizzatore di eventi da sempre — per farci raccontare sogni, retroscena, polemiche e prossimi appuntamenti. Quella che segue è l’intervista integrale, in cui Rubino parla in prima persona.

Il sogno del Sagrato

Partiamo dal 10 agosto: cosa ha significato per te questa serata sul Sagrato della Basilica di San Martino?

È stato un sogno realizzato. Lo sognavo da oltre dieci anni: un grande evento proprio sul Sagrato della Basilica di San Martino. Ricordo che dieci anni fa, a Tursi, in Basilicata nel Santuario della Madonna d’Anglona, avevo organizzato con la RAI un evento con Stelvio Cipriani — premio David di Donatello e autore di Anonimo Veneziano — e con la cantante lirica Hongmei, che aveva cantato anche all’apertura della Porta Santa in Vaticano con Papa Giovanni Paolo II.

In quell’occasione mi ripromisi che un giorno l’avrei fatto davanti alla Basilica. Purtroppo Cipriani venne a mancare pochi mesi prima della data che avevo immaginato, ma il sogno è rimasto vivo.

Quest’anno ce l’ho fatta grazie a Don Peppino Montanaro, parroco della Basilica, che ha creduto subito nel progetto: per me è stato l’anima dell’evento.

Ritengo che il 60% della riuscita sia dovuta alla scelta della location e al magnifico lavoro luci di Francesco Chiurlia, AmpliSud: ha reso tutto magico.

Quanto ha contato il pubblico e l’atmosfera della piazza?

Tantissimo. Una folla straordinaria nel centro storico, fino all’ultimo istante. Non tutti sono riusciti a raggiungere la piazza, per via dei parcheggi e di altri motivi, ma l’energia si sentiva ovunque.

Per me è stata la prima volta che il Sagrato è stato valorizzato così: è uno scenario unico e lo abbiamo messo davvero in evidenza.

La squadra: Raffaella Spina

Al tuo fianco c’è sempre stata tua moglie, Raffaella Spina.

Raffaella è stata determinante. Siamo sposati da 25 anni e da 25 anni è al mio fianco.

Lei aveva già una grande esperienza nell’organizzazione di eventi promozionali per grandi aziende: metodo, precisione, cura dei dettagli.

Il nostro lavoro funziona perché ci completiamo: senza di lei, tanti risultati non sarebbero stati possibili.

Gli inizi e la comunicazione

Torniamo agli inizi: quando è cominciata la tua storia con gli eventi?

Ho iniziato a 16 anni a fare il DJ in radio e a 18 a Rimini, poi iniziai con gli eventi come Bandiera Gialla al Walchiria che divenne presto un appuntamento clou, con migliaia di persone.

In quegli anni capii che la chiave del mio lavoro era la comunicazione.

Poi sono arrivati Miss Italia con Zambetta, con tante serate organizzate in tutta la Puglia, e la Nazionale Italiana Attrici e Cantanti con Lucio Montanaro: una ventina di partite.

Ho collaborato con lui anche alla produzione del film Palermo-Milano – Solo andata con Raoul Bova, Stefania Sandrelli, Giancarlo Giannini, Ricky Memphis e tanti altri.

La Girandola e Portici d’Estate

Tra le tue rassegne storiche c’è anche La Girandola.

Sì. La Girandola è il Festival internazionale degli artisti di strada. L’ho organizzato per molte edizioni, a Martina Franca e in altre città della Puglia: migliaia di persone ogni volta, i centri storici trasformati in teatri a cielo aperto, artisti da tutto il mondo. È una delle cose a cui sono più legato.

E poi Portici d’Estate.

Oltre 25 edizioni tra Martina Franca, Taranto e Margherita di Savoia, con circa 300 artisti tra i più grandi in assoluto: Carlo Verdone, Giancarlo Giannini, Giorgia, Anna Tatangelo, Franco Califano, Ron, Michele Zarrillo, Loredana Bertè, Patty Pravo Mango, Lauzi, Bindi, Toto Cutugno, Fausto Leali e tanti altri

Quest’anno quella storia mi ha ispirato molto: l’evento del 10 agosto, in un certo senso, è figlio di Portici d’Estate ed è anche nella scia dei 25 anni di Puglia Press.

Altri format e il “Santa Claus”

Altri format che senti “tuoi”?

Perbacco che Vicoli e Perbacco che Natale: anche lì migliaia di persone, non solo a Martina ma in altre città.

E il Santa Claus del 2015: a Martina Franca si parlò di 500.000 presenze con molte polemiche strumentali. Provate a fare questa domanda a tutte le attività commerciali di Martina Franca: quanto incassarono in quei giorni di novembre?

Quel format l’ho replicai con successo a Cisternino, Francavilla Fontana per due anni consecutivi, poi a Brindisi e Matera.

In generale, il mio nome è sempre stato associato a una grande affluenza e a costi molto contenuti per le amministrazioni.

Costi, ritorno e ironie

A proposito di costi: quanto è costato davvero il 10 agosto la Notte di San Lorenzo e quanto avete ricevuto?

Dal Comune abbiamo avuto 4.300 euro quota parte per il service luci e audio IVA inclusa da pagarsi direttamente all’azienda, che hanno coperto solo una parte del service (meno del 50%), oltre 200 sedie e trenta transenne. Avevamo chiesto solo i servizi. Il costo totale del service è pari a 8500 Eur iva inclusa e la differenza l’abbiamo dovuta pagare noi

Il costo reale dell’evento è stato di gra lunga maggiore, tra artisti, organizzazione, logistica, autorizzazioni, sicurezza, promozione, ecc. Tutto a carico di Puglia Press

E qui permettetemi una battuta: c’è chi organizza eventi solo se arrivano i soldi del più facoltoso imprenditore di Martina o contributi importanti da parte dell’amministrazione comunale.

Se quei soldi non arrivano, vanno in letargo… oppure organizzano gare di aquiloni in campagna o della salsiccia

E il ritorno economico per la città ?

Fate due conti: se c’erano il 10 agosto 2.000 o 3.000 persone e ognuna ha speso in media 15 euro tra ristoranti, bar, shopping, capite quanto indotto abbiamo generato in una sola sera?

Molti sono arrivati da fuori e addirittura da altre province o da regioni confinanti, anche ore prima.

Fate la stessa cosa per gli altri eventi che ho organizzato in passato: numeri importanti, soldi veri che restano in città. Chiedetelo a tutti i commercianti e aziende a loro collegate, quanto incassarono nel novembre 2025.

Rapporto con l’amministrazione

Com’è oggi il rapporto con l’amministrazione comunale?

Positivo. C’erano remore legate al passato, ma questa volta c’è stata fiducia. Ringrazio l’assessore Vincenzo Angelini e tutta la struttura comunale: hanno creduto nel progetto. Io non cerco “ soldi, ma solo servizi” e sostegno organizzativo.

Sono contento di aver aperto una strada: spero di allargarla. Magari in una delle prossime manifestazioni, se riusciremo a farle, mi auguro di vedere il Sindaco in prima fila.

Social e profili falsi

Sui social, tra applausi e polemiche: come vivi i commenti?

La vasta maggioranza è positiva, e questo conta. Poi ci sono i soliti profili falsi che possiamo capire a chi appartengono: account appena nati con 10, 20, 50, al massimo di follower.

Sono sempre le stesse 4-5 persone che si aprono dieci profili a testa e provano a screditare con frasi che rasentano la diffamazione.

Lo fanno anche con mio figlio. Forse sono proprio quelli che si sentono come se qualcuno gli stesse togliendo l’osso dalla bocca.

Io non rispondo: mi rifaccio a Dante con Virgilio — passo davanti al girone degli ignavi, li guardo e passo.

Artisti e conduzione

Gli artisti del 10 agosto e la conduzione sul palco.

Gianmarco Carroccia è stato straordinario; Matilde Brandi e Violante Placido hanno superato ogni aspettativa: energia, fascino, professionalità.

Negli ultimi dieci anni il presentatore dei miei eventi è sempre stato Beppe Convertini: questa volta è mancato e si è sentito.

I testi erano complessi e, per chi non conosce bene il territorio e i personaggi, non è semplice: per questo mi sono affiancato a Matilde in conduzione. Spero sia stata una tantum: il mio posto preferito è dietro le quinte, a far funzionare tutto.

Sponsor, pubblico e privato

Sponsor, pubblico e privato: qual è la tua “formula”?

La mia forza sono anche gli sponsor: molti sono storici e oramai come se fossero coorganizzatori

Quello che non riusciamo a prendere dal pubblico, lo otteniamo dal privato. Con un sostegno pubblico più solido potremmo fare anche di più, ma abbiamo dimostrato che sappiamo fare grandi cose anche con risorse limitate.

Il futuro (come se fosse l’ultimo)

Il futuro prossimo: cosa bolle in pentola?

Ho in mente una data con Gianmarco Carroccia: lunedì 29 settembre. Non è casuale: è la canzone di Battisti, 29 settembre, e l’idea è di costruire l’evento attorno a quel brano, con Gianmarco che lo interpreterà dal vivo.

Stiamo decidendo dove farlo: potrebbe essere Lecce, Taranto o la provincia di Bari. Poi, come editore e direttore di testate — tra cui Puglia Press — sto organizzando un grande evento medico che porterà in Puglia le massime eminenze sul pancreas: inizialmente pensato prima di settembre, lo faremo subito dopo le elezioni regionali per evitare la strumentazione elettorale.

E poi vi dico che questo evento del 10 agosto mi è piaciuto moltissimo e mi piacerebbe ripeterlo nello stesso format, aggiustando ciò che va perfezionato.

Ho in mente una cantante e attrice famosa: farò carte false, se Dio mi darà la vita, per portarla a Martina Franca l’anno prossimo — farebbe esplodere la piazza.

E per dicembre , quando festeggeremo i 25 anni di Puglia Press ho già in mente una cosa molto bella con un grosso personaggio, in tutti i sensi.

Come affronti ogni nuovo progetto?

Per me ogni evento è come se fosse l’ultimo: ogni volta alzo il livello più in alto possibile, come se fosse l’ultimo della mia vita. È così che nascono le serate che la gente ricorda.

Dopo oltre un’ora di conversazione, resta la sensazione di aver ascoltato un uomo che non ha mai smesso di credere nel potere delle idee e della comunicazione.

Dall’esordio a 18 anni fino ai 25 anni di Puglia Press, Antonio Rubino ha costruito una carriera fatta di eventi capaci di riempire piazze e di lasciare un segno concreto sul territorio.

L’ultima serata sul Sagrato della Basilica di San Martino ne è la prova: una combinazione di passione, visione e tenacia, capace di trasformare un sogno in realtà.

Il futuro? È già dietro l’angolo, con nuovi progetti pronti a sorprendere. E conoscendo Antonio Rubino, c’è da scommettere che, anche stavolta, qualsiasi luogo o piazza piazza sarà stracolma

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