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IL Consiglio Comunale di Bitonto approva una mozione per una moratoria sulle rinnovabili

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Ha fatto discutere anche a livello nazionale, con servizi nella trasmissione diretta da Mario Giordano in onda su Rete 4, Fuori dal Coro, quanto accaduto in primavera nel territorio di Bitonto dove furono espiantati oltre 2000 ulivi per fare posto ad un impianto fotovoltaico.

Ma il territorio, noto universalmente per il suo olio pregiato e le sue grandi estensioni di uliveto, continua a essere letteralmente assediato da richieste da parte delle multinazionali del settore delle energie rinnovabili: fotovoltaici, agrivoltaici ed eolici.

In particolare, ve n’è uno che riguarda anche i territori dei Comuni confinati di Palo del Colle e di Toritto, presentato da Maxima RW2 srl, che prevede di impiantare 18 grandi pale eoliche, progetto cha non ha ottenuto il benestare della Regione Puglia, oltre che dei Comuni interessati, ma che si trova al vaglio del Ministero dell’Ambiente. E siccome il parere del Governo su questo tipo d’infrastrutture energetiche è vincolante, e prevale quello che viene definito come l’interesse collettivo su quello locale, come purtroppo si è verificato già nel caso di cui sopra, gli amministratori locali fanno gli scongiuri, sperando che lo stesso Ministero possa stavolta mettersi di traverso.

Per cercare di arginare questa violenza senza ritegno che le aziende del settore hanno avuto di fatto il potere di perpetrare grazie a normative di carattere anche sovranazionale, che impongono ai Paesi dell’Unione Europea di riconvertire il proprio modello di sviluppo per fronteggiare i cambiamenti climatici, non curandosi però di evitare che tale conversione potesse avvenire in spregio del paesaggio naturale, contraddizione in termini, il Consiglio Comunale bitontino ha approvato una mozione che, pur avendo ottenuto solo il numero minimo di voti per essere approvata fra i consiglieri presenti, ha visto una sinergia andata oltre l’appartenenza agli schieramenti di maggioranza e opposizione.

La mozione impegna la Giunta comunale, entro il 30 settembre 2025, ad approvare una moratoria una moratoria su tutti i nuovi impianti, compresi quelli in corso d’istruttoria. Comune ai consiglieri che l’hanno approvata è l’intento di fermare quello che definiscono lo scempio ai danni del territorio.

In più, è molto apprezzabile e condivisibile quanto dichiarato dal consigliere del gruppo Bitonto Cambia, Arcangelo Putignano, che chiede che il Sindaco si faccia promotore di un incontro con tutti i sindaci pugliesi, affinché la loro voce sia il più forte possibile e si faccia sentire da Regione e Governo.

Una determinazione che vorremmo vedere anche in altre zone di una Regione scelta, ma anche lungamente propostasi, assieme alla Sardegna, come agnello sacrificale sul banco del business delle energie rinnovabili senza criterio alcuno, salvo poi cominciare a ravvedersi una volta che i proverbiali buoi erano scappati tutti dalla stalla. Sarà molto difficile, a questo punto, quanto accade dal Gargano al Salento lo dimostra plasticamente, riorientare la rotta.

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