Gli incendi in Puglia continuano a preoccupare istituzioni e comunità scientifica. L’Ordine dei Geologi della Puglia lancia un allarme per l’aumento del rischio idrogeologico, frane e alluvioni, a causa degli effetti devastanti delle fiamme su suolo e vegetazione.
Incendi in Puglia: fenomeno in crescita e rischio ambientale
Dal 15 giugno al 15 settembre è stato ufficialmente dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi in Puglia. La decisione della Regione, comunicata con la delibera del 12 giugno 2025, attiva tutte le misure operative del Servizio Antincendio Boschivo. Tuttavia, i roghi persistono: Carpino e San Giovanni Rotondo nel Foggiano, San Vito a Taranto, e diverse aree del Salento risultano particolarmente colpite.
Le alte temperature, la siccità prolungata e l’accumulo di biomassa vegetale rendono sempre più vulnerabili le foreste mediterranee. Gli incendi in Puglia non sono più episodi sporadici, ma parte di una tendenza stagionale aggravata dai cambiamenti climatici.
Geologi: “Incendi in Puglia aumentano il rischio di dissesto idrogeologico”
“Oltre all’impatto immediato su flora e fauna, gli incendi in Puglia alterano la stabilità dei versanti, incrementano l’erosione del suolo e compromettono la capacità di assorbimento delle precipitazioni successive”, ha dichiarato Giovanni Caputo, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.
L’aridità dei terreni e la perdita di copertura vegetale aumentano la probabilità di frane e alluvioni nei mesi successivi. Le zone colpite, infatti, perdono la loro capacità di proteggere il suolo dalle piogge intense, aggravando la vulnerabilità del territorio.
Strategie di prevenzione e ruolo delle istituzioni
La Protezione Civile regionale ha attivato un sistema di monitoraggio continuo, con l’ausilio di tecnologie satellitari, droni e telerilevamento. L’intervento operativo è garantito da Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali e volontari.
“È fondamentale applicare azioni preventive concrete”, sottolinea Caputo. “Il taglio della vegetazione secca, le fasce tagliafuoco, la gestione controllata del sottobosco e il reimpianto di specie resistenti al fuoco sono strumenti essenziali per ridurre il rischio”.
Il riferimento normativo resta il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2023–2025, approvato con delibera della Giunta Regionale del 29 maggio 2023.
L’appello finale è rivolto alla cittadinanza: rispettare le ordinanze, collaborare con le campagne di prevenzione attive e segnalare tempestivamente eventuali roghi. Solo attraverso una gestione integrata e consapevole sarà possibile proteggere il patrimonio ambientale della Puglia dagli effetti distruttivi degli incendi boschivi.
PugliaPress
Quotidiano cartaceo e online dal 7 dicembre del 2000
redazione@pugliapress.it
direttore@pugliapress.it




